Fuga dalle città «malate», piacciono le Valli
Piazzatorre, Branzi e Carona mete ambite

Un vero e proprio fenomeno. In Val Cavallina c’è ormai scarsità di immobili in vendita e in Val Brembana «bruciate» le case con giardino. «Impennata di richieste» con lo smartworking che aiuta e favorisce affitti e acquisti di proprietà.

Lavorare a Milano, guardando il lago o la montagna in pausa caffè. Di più: lavorare in Danimarca o nel Regno Unito, dall’ombra delle Prealpi. Per alcuni, il sogno è diventato realtà. Conseguenza positiva (almeno questa…) di una tragedia che ha sconvolto vite e stili di vita. La primavera in lockdown, spettro che si allunga ancora oggi, ha infatti portato a rivalutare il rapporto con gli spazi urbani, spingendo lo sguardo altrove. E cioè verso la natura, verso l’aria aperta.
Su L’Eco di Bergamo del 3 novembre due pagine sul fenomeno.

Gli affitti più ambiti
«Affittano spesso a scatola chiusa, senza neppure visionare l’appartamento. A volte non conoscono neppure la valle, si informano tramite Internet, sul nostro portale. E la richiesta è altissima». Paola Pedrali risponde dall’altra parte del telefono dell’agenzia immobiliare Continental di Piazza Brembana, la principale a cui affidarsi per trovare una casa nei venti Comuni dell’Alto Brembo. Il potenziale lockdown milanese ha avuto come conseguenza l’incremento esponenziale delle richieste di acquisti e affitti in alta Valle, territorio che dispone di migliaia di seconde case, perlopiù sfitte. Piazzatorre, Foppolo, Carona, Branzi i paesi con più appartamenti.

«In genere affittiamo per un anno - continua Pedrali - . Se poi chiedono un periodo più breve li giriamo all’associazione AltoBrembo che gestisce altri appartamenti. Piazzatorre è sicuramente la località che offre case a un prezzo più economico, anche 250 euro al mese, 3.000-3.300 euro l’anno per un classico trilocale. Carona, altra località molto richiesta, invece, ha prezzi più alti. In questo periodo affittiamo anche tanto a Branzi e Piazza Brembana. Foppolo, invece, ovviamente è richiesto più per il periodo delle vacanze invernali». Le richieste arrivano soprattutto dal Milanese, dalla Brianza, dal Varesotto, ma alcune anche da Bergamo città. Un boom in atto ormai da circa un mese. «Lasciano la caparra e salgono subito - conclude la titolare dell’agenzia -. Alcuni sono già qua e lavorano in smart working».

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