Sparò per errore alla fidanzata
Villa d’Almè, patteggia l’ex guardia giurata

Lei uccisa da un colpo di pistola partito accidentalmente al fidanzato, lui a processo. Denis Zeni ha patteggiato un anno e 10 mesi per l’omicidio colposo della fidanzata Alessandra Cornago, a Villa d’Almè.

Ventidue mesi patteggiati per quello sparo, il proiettile che centra la fidanzata in piena fronte, lei che si accascia e si spegne, lui che urla e chiama aiuto e si dispera. Due vite spezzate in una nuvola di polvere e quelle due parole, «omicidio colposo» sull’orizzonte di lui come una pena di Sisifo. Denis Zeni non riesce a dimenticare quella serata, e come potrebbe?, spiega l’avvocato difensore Marco Zambelli.

Il rumore sordo del proiettile partito dalla sua Glock 9x21 che centra la fidanzata 21enne Alessandra Cornago alle 19,30 del 17 gennaio 2018, in camera sua, nell’appartamento dei genitori, al secondo piano del condominio di via dei Mille, Villa d’Almè, gli ronza ancora nelle orecchie. Gli graffia l’anima come il ricordo di un futuro promesso strappato via. Ieri, nella prima udienza preliminare nel processo a suo carico, Denis non era in aula, davanti al gup Vito Di Vita che ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa. Un anno e dieci mesi, pena sospesa, ha stabilito il giudice al termine di un processo che non è mai stato tale, di una vicenda arrivata in tribunale come «una tragedia per due famiglie», come ha sottolineato l’avvocato Zambelli. La famiglia di Alessandra, parte offesa, non si è costituita parte civile e non c’è stata richiesta di risarcimento in separata sede.

«Cosa ho fatto, cosa ho fatto», urlava quella notte Denis, ma cosa successe quella sera fu subito chiaro agli inquirenti. I due ragazzi stavano cercando una smart box per progettare una vacanza a Pasqua, rovistano qua e là, non lo trovano. Così lui apre anche la cassetta di sicurezza dove c’è anche la pistola che aveva in dotazione quando era guardia giurata, pochi mesi prima di cambiare lavoro, magazziniere in un negozio. La pistola gira tra le mani dei ragazzi, lei la consegna a lui che la restituisce, la canna rivolta verso di lei. La pistola è carica, parte il colpo che centra Alessandra, mortalmente.

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