Un giorno in falesia, per Roby Piantoni
Kendoo, il pranzo per la croce dei minatori

Morto sullo Shisha Pangma nel 2009, l’alpinista di Colere rivive nei ricordi di tanti colleghi: «Amava trasmettere tecnica e passione».

Sabato sarà ricordato a Colere, su una parete di roccia che era il suo elemento naturale. Se è vero che quando si fa ingresso in questo mondo la strada è già scritta, per Roby Piantoni quella strada era un sentiero di montagna. Perché lui l’ha sempre saputo, sin da piccolo, che la sua vita l’avrebbe spesa a fil di cielo. Era qualcosa che si portava dentro: un richiamo forte, impresso nel DNA. E sono pronti a dirtelo tutti coloro che l’hanno conosciuto bambino sotto la sua Presolana: palestra di arrampicata e di vita. Su L’Eco il ricordo degli amici scalatori.

L’appuntamento è fisso. Ogni anno, il 2 giugno, gli amici di una vita (ma anche coloro che non lo hanno conosciuto) si incontrano ai piedi della Presolana, a Pian di Vione, per festeggiare l’associazione nata sulla scia delle opere di Roby Piantoni. Una festa, un ritrovo, alla falesia che porta il nome dell’alpinista, una manifestazione caratterizzata dalla semplicità che lo ha sempre contraddistinto, attraverso momenti genuini che richiamano anche quelle che sono state le sue passioni. «Il ritrovo è a Pian di Vione – dice Denise Piantoni, presidente dell’Associazione Roby Piantoni -. Dalle 10 ci saranno guide alpine a disposizione dei bambini, per aiutarli ad arrampicare nei settori più facili, e dei grandi, che vogliono avere qualche dritta su come affrontare le pareti che presentano vie di gradi maggiori (in totale le vie sono 58, con difficoltà da 4C a 8A+, ndr)».

Una giornata che serve anche a raccogliere fondi per l’associazione che sta seguendo due progetti in Nepal: «Insegnanti per il Nepal» e «Street Doctor», il primo per comprare materiale didattico per 12 scuole nepalesi, il secondo per portare dei medici in villaggi troppo distanti dagli ospedali. Quest’anno inoltre c’è un motivo in più per andare alla Falesia. «Gli alpini – conclude – in collaborazione con L’Eco di Bergamo, stanno raccogliendo i fondi per ristrutturare la croce dei minatori che si trova vicino al Rifugio Albani.

Sul sito www.kendoo.it è possibile acquistare il voucher del pranzo da consumare alla festa in falesia. Ma sarà possibile donare anche direttamente al punto ristoro».

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