«Amava le vette e il silenzio
in una società rumorosa»

Il ricordo di Mario Bena, il 38enne che ha perso la vita durante un’escursione in montagna a Vilminore di Scalve. I funerali a Trescore.

«Era appassionato di trekking, era appassionato di silenzio e pace in una società rumorosa. Era un contemplativo, cercava nella solitudine un tempo per se stesso»: con queste parole il parroco di Trescore, don Ettore Galbusera, ha ricordato Mario Bena, il 38enne che ha perso la vita durante un’escursione in montagna a Vilminore di Scalve. I funerali si sono tenuti nel pomeriggio di mercoledì 10 luglio nella chiesa parrocchiale.

L’uomo non dava notizie da venerdì 5 luglio e durante le ricerche, lunedì 8, è stato trovato il suo corpo senza vita in un canale, in una zona impervia della valle. Era caduto per 150 metri. Mario aveva raggiunto la diga del Gleno dove aveva trascorso quattro giorni, da martedì a venerdì.

«Era diretto verso il rifugio Tagliaferri – racconta Matteo, 28 anni, fratello della vittima –. Avrebbe voluto raggiungerlo per la prima volta quest’anno. Tutti gli anni trascorreva qualche giorno di vacanza in tenda alla diga del Gleno, zona quindi che conosceva bene, lui e la sua cagnolina, una meticcia dal pelo marrone, erano inseparabili. Quest’anno, però, il cane non ha voluto seguirlo».

Forse un segnale, un presentimento del grave pericolo che il suo amato padrone correva. I vicini di casa hanno raccontato di aver visto la cagnolina in posizione di attesa in questi giorni. Sta ancora aspettando il rientro di Mario.

«Lo abbiamo sentito per l’ultima volta venerdì e ci aveva detto che sarebbe tornato a casa sabato, nel pomeriggio. Abbiamo aspettato tutti, sino alla fine sperando che tornasse», dice il fratello. Anche il datore di lavoro, Marco Licini del bar pasticceria Le Golosie di Trescore, dove il 38 enne lavorava da quattro anni, lo ha chiamato ripetutamente. «Lo aspettavamo lunedì al lavoro, l’ho chiamato nel pomeriggio, sperando mi rispondesse. Poco dopo ho saputo del ritrovamento del corpo».

Mario Bena avrebbe compiuto 39 anni a fine agosto. Abitava in via Minardi, nella zona alta di Trescore, sul confine con Entratico. Viveva con la mamma Agnese da poco più di un anno vedova, e con il fratello Matteo. Lascia nel dolore la sorella Silvia che abita a Chiuduno, tutti i parenti e i numerosi amici.

«Si dedicava pienamente al lavoro e alla nostra famiglia – ricorda il fratello Matteo –. Mario era un ottimista, vedeva sempre il lato buono delle cose. Da qualche tempo si occupava di giardinaggio e da sei mesi allevava a livello amatoriale delle lumache. Se ne prendeva cura quotidianamente».

La famiglia è stata recentemente colpita da un altro lutto: a marzo 2018 il papà del 38 enne, Giuseppe, è venuto a mancare per un male incurabile.

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