Fascine di legno sul fondo del lago: «Così salviamo le uova dal pesce siluro»

LAGO DI ENDINE. I pescatori hanno deposto 75 fascine per proteggere gli avannotti dalle inside del predatore «importato» dall’Est Europa. A breve operazioni di contenimento.

Da qualche giorno si è conclusa sul lago d’Endine un’operazione che punta a migliorare le condizioni della fauna ittica, con un occhio di riguardo per alcune specie, su tutte il persico reale. Collaboratori dell’associazione temporanea di scopo (Ats) «Lago d’Endine», composta da Fipsas e dalla Asd Pescatori di Bergamo, hanno depositato sui fondali, con l’aiuto dei volontari della Carp Fishing Endine, settantacinque fascine di legna lunghe due metri per cinquanta centimetri di diametro, allo scopo di offrire un riparo agli avannotti e una protezione dal temibile pesce siluro.

Le zone di posa delle fascine

La posa è avvenuta in quattro punti del lago: in località Pura a Endine, vicino al centro nautico di Spinone, al «Riservino» di Monasterolo e in zona Filanda a Ranzanico. «Abbiamo collocato le fascine come da contratto con i comuni del lago di Endine – spiega il presidente dell’Ats Lago di Endine Lorenzo Ziboni –. Sono pensate per la riproduzione del persico reale, che vi posizionerà i suoi nastri di uova: serviranno per proteggere i piccoli avannotti che sono nati da poco nel lago».

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