Furti in bar e tabacchi della Bergamasca
Presa banda: colpi in Veneto e Trentino

Non avevano messo a segno solo una spaccata in una tabaccheria di Chiuduno, ma sarebbero i responsabili di numerosi colpi avvenuti in Lombardia, Veneto e Trentino, una lunga serie di furti ai danni esercizi commerciali. Almeno sei quelli per ora confermati dalle forze dell’ordine.

L’arresto di due dei tre malviventi della banda è avvenuto lo scorso 17 marzo a Chiuduno dove il gruppo – si tratta di stranieri ricercati da tempo dai carabinieri – era entrato in azione in via Cesare Battisti alle 2,45 della notte. La tecnica utilizzata è stata quella consolidata della spaccata. I ladri avevano legato la loro auto alla saracinesca del negozio e l’hanno colpita. Al primo tentativo la saracinesca e il vetro non hanno ceduto, ma la banda non ha desistito. Sono serviti altri tentativi e alla fine la vetrata si è infranta. I malviventi hanno creato un varco e si sono intrufolati all’interno. Una residente che abita in una palazzina di fronte alla tabaccheria ha sentito il rumore fortissimo della vetrata divelta. Anche il suono dell’antifurto, che è subito scattato, ha svegliato le famiglie della zona. È stato immediato l’allarme ai carabinieri che li ha intercettati con un bottino di sigarette, Gratta e vinci e i soldi nel registratore di cassa per un totale di 15 mila euro.

Nella rete dei militari sono finiti due dei tre stranieri mentre prosegue ancora la caccia delle forze dell’ordine al terzo malvivente che in quel caso era riuscito ad allontanarsi in tempo facendo perdere le proprie tracce.

Gli arrestati, che si trovano nel carcere di Bergamo, sono Dragas Ognjen, 37enne bosniaco, senza fissa dimora in Italia, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e furti di autovetture (nell’anno 2004 era già stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Riva del Garda per furto ai danni della cooperativa di Ledro) e Jankovic Sasa, 38enne serbo, senza fissa dimora in Italia, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio. Giudicati in direttissima lo scorso 1° aprile, sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 10 mesi di reclusione e a 2 anni e 8 mesi con espulsione immediata degli stranieri al termine dell’espiazione della pena detentiva.

Le indagini condotte in maniera serrata e non con poca difficoltà ha dimostrato che il gruppo si spostava con estrema facilità nelle regioni del Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia per effettuare i sopralluoghi: in molte occasioni desistevano nell’eseguire il raid predatorio per la presenza di pattuglie delle FF.OO. o dei Corpi di vigilanza notturna. Da qui i furti si sono verificati in un profumeria a Comano Terme, in un negozio di pellicce nel Varesotto, così come sarebbe attribuibile alla banda il furto lo scorso 7 marzo in un bar di Villa d’Almè dove sono stati rubati Gratta e vinci e sigarette per 7.500 euro. E poi ancora furti in supermercati e un negozio di ottica nel Veronese. Sei i colpi per ora a loro carico secondo le forze dell’ordine.

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