Otto mesi fa la morte improvvisa
Ora Paolo è ricordato anche ad Haiti

Paolo Valle è morto solo otto mesi fa, aveva 43 anni: lo scorso 13 maggio l’ingegnere della Italian Cable Company di Bolgare aveva scelto di trascorrere la mattinata in sella alla sua mountain bike, con ogni probabilità diretto al santuario della Madonna della Forcella. Un arresto cardiaco lo ha sorpreso proprio mentre imboccava la salita di via Forcella: vani tutti i tentativi di soccorso.

«Oltre alla famiglia e al lavoro, Paolo dedicava il suo tempo a un progetto di solidarietà, la missione Belem guidata dal sacerdote veneto Gianpietro Carraro – racconta il papà di Paolo, Gianluigi –. Si tratta di un’aggregazione di fedeli nata e operativa in Brasile dove sostiene la popolazione più povera, per dare un supporto concreto a chi vive in condizioni di assoluta precarietà. Conta suppergiù quattromila missionari e ha come unico obiettivo quello di operare negli angoli più abbandonati del Nuovo Mondo».

Non solo Brasile, dunque: dal 2010, quando una scossa di magnitudo 7 ha provocato oltre 200 mila morti insieme a un’inaudita scia di devastazione e miseria, la missione Belem ha iniziato a operare anche ad Haiti. Ed è proprio sull’isola caraibica distrutta dal sisma che la famiglia Valle vuole continuare l’impegno di Paolo, un impegno fatto di obiettivi concreti. Il prossimo è una missione ambiziosa: realizzare un poliambulatorio in una favela ai margini della capitale, Port au Prince. «Per realizzarlo servono 350 mila euro– spiega Gianluigi –: in nome di Paolo, per continuare il suo impegno, ci siamo rimboccati le maniche e dallo scorso ottobre abbiamo iniziato a raccogliere fondi attraverso cene di beneficenza e vendita di prodotti solidali (per chi vuole contribuire, informazioni al 335.6985955, ndr). Devo dire che, ancora una volta, la popolazione bergamasca ha dimostrato tutto il suo cuore. C’è una lunga schiera di professionisti che ha sposato il nostro progetto mettendo a disposizione competenze indispensabili. E a Cenate Sopra tutte le associazioni cittadine, con la parrocchia in testa, si stanno dando da fare per raccogliere risorse».

© RIPRODUZIONE RISERVATA