Ranzanico piange l’alpino Beretta
«Persona buona, sempre solare»

Aveva 65 anni ed era autista di pullman. Il sindaco: «Notizia triste, per il paese è una grave perdita». Ranzanico piange l’alpino Beretta

Antonio Beretta, dopo una breve lotta con la malattia, si è spento a casa sua, nella zona bassa del paese, non lontano dal locale Abacanto. L’uomo, di 65 anni, che lavorava come autista di pullman per una ditta di Casazza, ha lasciato la moglie Luisa e i due figli Michele e Claudia.

«Lo conoscevo da tanti anni – racconta il sindaco, Renato Freri –. Sapevo che aveva qualche problema di salute, ma non mi aspettavo questa notizia, come credo nessuno se l’aspettasse. Per Ranzanico è una grave perdita: Antonio era una persona molto buona».

In paese, d’altronde piccolo, era conosciuto da molti. Penna nera, Beretta era stato a capo del gruppo alpino locale fino al 2007, quando gli successe il capo attuale, Alessandro Caldara: «Ci ha dato l’addio un uomo normalissimo, che amava ridere in compagnia e dal carattere solare, per come l’ho conosciuto io».

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