Vittima della leucemia a 32 anni
L’addio a Guido: «Un amico generoso»

Cenate Sotto, celebrati sabato 10 ottobre i funerali di Guido Valli, il 32enne ucciso da una leucemia fulminante.

È stato ricordato per la sua grande generosità Guido Valli, il 32enne ucciso da una leucemia fulminante il 7 ottobre: nella chiesa parrocchiale di Cenate Sotto, nel corso della mattinata di sabato 10 ottobre, si è celebrato il funerale alla presenza dei famigliari, di tantissimi amici e colleghi, dei paesi di Chiuduno (dove abitava) e Cenate Sotto (dove vive la famiglia). La comunità tutta si è stretta intorno al papà Paolo, alla mamma Manuela, al fratello Gianluca, e alla fidanzata Kristina con cui conviveva. Guido Valli avrebbe compiuto 33 anni il prossimo 28 novembre. Lavorava come dipendente nell’azienda dello zio Stefano Valli, la Sv Gomma Srl a Carobbio degli Angeli.A ricordarlo anche il compagno di scuola don Mattia Magoni, presente alla cerimonia: i due sono stati amici e compagni fin dalle scuole elementari. Don Magoni, per far comprendere l’animo di Guido, ha ricordato che fin da piccolo cedeva volentieri la sua merenda a chi non l’aveva, rimanendo lui senza.

Il cuore del giovane ha smesso di battere il 7 ottobre, alle 9,40, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove era stato ricoverato da lunedì 5 ottobre, quando è arrivata l’inattesa diagnosi: una leucemia fulminante che lo ha portato via in pochi giorni. In pochi giorni la malattia è degenerata diventando molto aggressiva nei suoi sintomi: Guido quando ha saputo la causa del suo male non si è arreso, ha lottato fino alla fine. «Era un ragazzo solare e pieno di vitalità - ricorda il papà -. Amava le motociclette e le automobili sportive. Fino a 18 anni aveva giocato a calcio, ora si allenava in palestra. Basta guardare la sua foto per capire come era, gioioso e spensierato. Ricorderemo sempre la sua forza d’animo dimostrata nelle ultime ore in cui siamo stati insieme. Lui voleva guarire, voleva farcela. Purtroppo è andata in modo diverso, come nessuno se lo sarebbe mai aspettato».

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