In pensione dopo 43 anni
il vigile che non amava le multe

All’ombra della Presolana lo conoscono tutti, perché Giampietro Fieni non è stato semplicemente un vigile, ma un punto di riferimento per migliaia di turisti e villeggianti e non solo.

Era il 1° gennaio 1977, quando Giampietro Fieni indossava la divisa di vigile urbano per la prima volta, aveva 19 anni. Un incarico, che, grazie alla sua conoscenza del vasto territorio presolanese per un certo periodo ha condiviso con quello di guardia boschi comunale.

In precedenza, aveva lavorato presso due aziende locali. Dopo 43 anni di servizio, Fieni, il vigile che non amava dare multe, è andato in pensione.

In tutti questi anni, per Castione, Bratto, Dorga, Lantana, Rusio, Passo della Presolana e Monte Pora, è sempre stato un punto di riferimento per migliaia di turisti e villeggianti i quali si rivolgevano a lui per avere informazioni sui luoghi e sentieri che si snodano in lungo e largo dei quaranta chilometri quadrati del territorio comunale. Ed è grazie all’esperienza a conoscenza acquisita come guardia boschi, che nei casi di persone disperse, le squadre di ricerca e soccorso sapevano di poter contare sulla sua collaborazione.

Cosa che avviene tutt’ora anche nell’ambito degli incendi boschivi. Oltre agli impegni istituzionali, Gianpietro Fieni è sempre stato attento ai bisogni e necessità della comunità, e quando nel 1981 si inizia a parlare far nascere «L’antincendio Presolana» lui è tra i primi fondatori e collaboratori.

In questi anni di servizio ha più volte collaborato con la Guardia forestale di Stato, come quando nell’estate del 1989, durante un’operazione antibracconaggio, in un bosco della Presolana, fu scoperta una trappola per la cattura di scoiattoli vivi. Anni fa, a seguito della segnalazione di una moria di pecore sparse tra i boschi del paese, collaborò con il servizio veterinario provinciale.

«Noi – dice, Fulvio Canova, presidente del Corpo volontari Presolana – lo stiamo aspettando per affidargli alcuni incarichi importanti tra cui in quello della Protezione civile e con il gruppo dell’antincendio». In questi giorni Giampietro Fieni ha messo nell’armadio la divisa della polizia locale e si sa già che dopo un meritato periodo di riposo indosserà quella del «Grande esercito del volontariato»: patrimonio e spina dorsale del nostro Paese.

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