«L’ospedale vincerà la tempesta»
I sindaci seriani fanno quadrato su Piario
Le note vicende che hanno recentemente coinvolto l’ospedale «Antonio Locatelli» di Piario – l’inchiesta sulle morti sospette nel reparto di Medicina che vedono indagati per omicidio preterintenzionale l’infermiera Anna Rinelli e, per concorso colposo in omicidio, il primario, la caposala e otto medici del reparto; inoltre, più recente, lo scandalo del dirigente medico di Piario e Lovere, Giacomo Corica, che figura nelle carte dell’inchiesta appalti in sanità ed è stato sollevato dall’incarico – fin dal loro insorgere sono state seguite attentamente dai sindaci dell’alta Valle Seriana e della Valle di Scalve.
Ventiquattro amministrazioni comunali che hanno poi delegato Pietro Visini, sindaco del comune di Piario nel cui territorio sorge l’ospedale, e il sindaco di Vilminore di Scalve, Guido Giudici, tra l’altro medico in pensione che ha svolto per una vita la sua professione nell’ospedale e che la svolge pure ora come volontario, a rappresentarli nel seguire passo passo l’evolversi dei fatti.
«Nei giorni scorsi - informa Pietro Visini - ci siamo incontrati con Mara Azzi, direttore generale dell’Ast di Bergamo e con Francesco Locati, direttore generale dell’Asst Bolognini Bergamo Est, dalla quale l’ospedale Locatelli dipende. A loro abbiamo espresso la nostra preoccupazione per le vicende che hanno coinvolto l’ospedale e rivolto una serie di richieste su servizi da implementare e da istituire ex novo. Grazie a questi colloqui abbiamo avuto la certezza che i nostri interlocutori conoscono perfettamente le vicende che hanno coinvolto il nosocomio di Piario e che le seguono, con oculatezza, da vicino».
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