L’ultimo saluto a Umberto Colombo, sul feretro le sciarpe di Atalanta e Juventus

Sul feretro la sciarpe delle sue due squadre, Atalanta e Juventus. Al cimitero di Bergamo i funerali di Umberto Colombo, giocatore bianconero e che ha indossato la maglia nerazzurra per cinque stagioni, dal 1961 al 1966. Una figura parte dell’indimenticabile e storica Atalanta che, il 2 giugno 1963 a San Siro, superò in finale 3-1 il Torino, conquistando la Coppa Italia.

«Tante volte è stato lui davanti agli altri. Ora è la famiglia ad accompagnarlo con semplicità nell’ultimo viaggio». Così don Sergio Gamberoni, collaboratore pastorale di Nembro, il sacerdote che celebra la funzione, ha aperto i funerali di Umberto Colombo, al cimitero di Bergamo. «Oggi chiediamo al Signore la forza e il coraggio di accompagnare la vita di Umberto nelle sue mani. Oggi vorremmo lasciarlo con la fiducia e la dolcezza» è un passaggio dell’omelia.

Storico calciatore della Juventus negli anni Cinquanta e dell’Atalanta negli anni Sessanta, si è spento martedì 26 ottobre: entrò nel mito nerazzurro con la vittoria della Coppa Italia, il 2 giugno 1963, quando l’Atalanta superò 3-1 il Torino nella finale di San Siro.

Nato a Como il 21 maggio 1933, Colombo giocò nella Juventus per dieci anni, dal 1951 al 1961, poi l’approdo all’Atalanta dove rimase fino al 1966. Centrocampista, il numero chiave della sua carriera è il tre: sono tre infatti gli scudetti vinti, le Coppe Italia (la terza con l’Atalanta) e le presenze in Nazionale.

Dopo il calcio Colombo si dedicò al mestiere di assicuratore, ma la passione per il pallone non lo ha mai lasciato, una passione che aveva fin dall’infanzia: «Da bambino non desideravo altro che diventare un protagonista, magari in C con la maglia del Como», raccontava. Un sogno che è andato ben oltre per lui che ha sempre giocato «con passione ed entusiasmo, senza mai pormi un traguardo diverso dal più puro e schietto divertimento».

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