Marcinelle, il disastro 64 anni fa
Morirono nelle miniere 136 italiani

L’8 agosto 1956 la tragedia dei minatori: 252 vittime, 136 gli italiani tra cui il bergamasco Assunto Benzoni.

Sabato 8 agosto ricorre il 64° anniversario del disastro di Marcinelle, in Belgio, dove morirono 252 minatori, 136 dei quali italiani. Una tragedia diventata un simbolo del sacrificio degli emigranti italiani. Tra loro c’era anche il bergamasco Assunto Benzoni. Originario di Cerete, trasferitosi a Endine Gaiano e poi in Belgio con la moglie, morì asfissiato a 975 metri di profondità a causa dell’incendio divampato in uno dei pozzi della miniera di carbon fossile del Bois du Cazier. Benzoni aveva 30 anni ed era emigrato nel 1954. Un treno, le prime visite mediche frettolose alla stazione centrale di Milano e poi la lunga trasferta al Nord. Si rese conto fin troppo presto, però, che quel lavoro era pericoloso: qualcuno da quei cunicoli sotterranei non tornava più. «Alle 8,10 – raccontano le cronache dell’epoca – un vagoncino aggancia una putrella che trancia dei fili telefonici, due cavi elettrici ad alta tensione. È un attimo: le scariche elettriche sprigionate dalla rottura dei cavi incendiano l’olio vaporizzato e le parti in legno del pozzo. L’incendio si estende a tutta la miniera e in breve si crea un’atmosfera carica di fumi, gas tossico e ossido di carbonio».

A Nembro, venerdì 7 agosto vigilia dell’anniversario, al Museo della Miniera sotto il santuario dello Zuccarello si è svolta la 25a edizione della manifestazione curata dall’Associazione Nembresi del Mondo fondata da Lino Rota, 92 anni. L’esperienza di Lino Rota ogni anno regala brividi ed emozione ai presenti: il nembrese fu uno dei soccorritori chiamati a salvare più minatori possibili in quel disastro che ancora gli resta nella mente e nel cuore. Quest’anno una celebrazione particolare, in sordina rispetto agli altri anni a causa delle regole anti-Covid 19, ma con uno spirito ancora profondo. Qui di seguito il servizio di BergamoTv.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione del 64° anniversario, afferma: «Facciamo memoria del sacrificio sul lavoro di tanti nostri connazionali emigrati. La giornata a loro dedicata acquista un altissimo valore: innumerevoli cittadini italiani - in circostanze spesso eccezionalmente complesse e rischiose - hanno dato prova di abnegazione e di impegno nell’adempimento dei propri compiti professionali, in Patria e all’estero». «Accanto ai minatori scomparsi 64 anni orsono, mi si consenta di dedicare un pensiero particolare ai moltissimi operatori sanitari deceduti negli ultimi mesi mentre prestavano cure mediche e assistenza ai contagiati dal Covid-19 - evidenzia Mattarella -. Oggi, come allora, il sacrificio di questi lavoratori merita il profondo rispetto dell’Italia intera».

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