Nembro, a scuola in bici?
«Andare si può ma tornarci no»

Il divieto all’istituto Talpino in vigore da anni. Il Comune: si riveda.
Ma il preside chiede percorsi sicuri.

Se gli alunni hanno 250 biciclette con cui arrivare a scuola, non è un problema. Certo non la possono usare per tornare a casa». Sembra una battuta, ma Giorgio Schena, dirigente dell’Istituto comprensivo «Enea Talpino» di Nembro, non sta scherzando. Sta solo spiegando che nel suo istituito, da qualche anno, effettivamente c’è questa regola. Ma ora, nel bel mezzo dell’allerta smog che consiglierebbe di limitare l’uso di auto e moto – e si sa, non tutti hanno la fortuna di abitare a 200 metri dalla scuola –, qualcuno solleva il paradosso di trovarsi vietato l’uso di un mezzo green. «In tempi in cui si dovrebbe disincentivare l’uso delle auto e in particolare in questi giorni in cui l’inquinamento è alle stelle – commenta però più di un genitore –, mi sembra poco sensato».

Forse in molti stanno pensando la stessa cosa, certo chi non conosce il dibattito attualmente aperto sulla (annosa) questione dell’uscita in autonomia per studenti della scuola dell’obbligo. «Quando ho visto come gli alunni della mia scuola utilizzano la bicicletta mi sono spaventato – continua Schena –. Troppo pericoloso. La responsabilità nel caso accadesse qualcosa al minore o nel caso il ragazzo causasse dei danni ricade sugli insegnanti e sul dirigente, ritenuti colpevoli di abbandono di minore». La questione non è di poco conto, e la sua soluzione richiede una modifica legislativa, chiesta anche in una petizione online che sta girando in questi giorni.

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