Piario: il pm nominerà pool di medici legali
Da decidere il numero di estumulazioni

In merito all’inchiesta sulle morti sospette all’ospedale di Piario, che vede per il momento indagata un’infermiera, il pm Carmen Pugliese nominerà un pool di medici legali per valutare il numero delle eventuali estumulazioni.

Sono in totale 89 le persone decedute nell’ultimo anno nel reparto di Medicina della struttura sanitaria della Valle Seriana e i casi sospetti per ora sono 5. Venerdì mattina i carabinieri di Clusone hanno posto sotto sequestro le relative cartelle cliniche custodite nell’ospedale di Piario. L’indagine si prospetta dunque molto lunga.

Soltanto l’esame dei cadaveri - e in particolare quello dei loro capelli - potrà infatti confermare o meno la presenza nel corpo, e dunque l’assunzione prima del decesso, di tracce di Valium o degli analoghi psicofarmaci che sono stati sottratti, nel corso dei mesi e senza autorizzazione, dal dispensario farmaceutico dell’ospedale. Anche perché le estumulazioni hanno un costo molto elevato, è improbabile che saranno riesumati tutti i corpi, in base alle cartelle cliniche ci sarà una scrematura.

Costanti ammanchi di farmaci, tranquillanti e ansiolitici come il Valium, dal dispensario farmaceutico interno all’ospedale, almeno un’infermiera iscritta nel registro degli indagati con l’ipotesi d’accusa di omicidio preterintenzionale e, nel frattempo, già spostata ad altra mansione.

Sono gli ingredienti di un’inchiesta della Procura di Bergamo che sta cercando di far luce su alcune «morti sospette». La vicenda è nata proprio a seguito di una denuncia presentata all’inizio di novembre dalla direzione sanitaria dell’ospedale «Locatelli» di Piario (che fa parte dell’Azienda ospedaliera Bolognini di Seriate). L’infermiera è incensurata e lavora all’ospedale di Piario da diversi anni.

Gli inquirenti e lo stesso ospedale sono propensi a pensare che l’interessata - sarà da chiarire se la sospetta pratica veniva messa in atto esclusivamente da lei, oppure se anche da qualche collega - iniettasse ai pazienti ricoverati, attraverso le flebo, o comunque per via endovenosa, fiale di Valium che prelevava dalla farmacia dell’ospedale, senza che i medici le avessero prescritte. Il tutto sarebbe avvenuto durante il turno di lavoro notturno.

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