Temperature giù: prima neve sul pizzo Coca, 2,5 gradi al Curò

Il «colpo di coda» della perturbazione di domenica 19 settembre: la neve è tornata ad imbiancare le nostre montagne localmente fin verso i 2.400 metri di quota.

Anche stavolta la perturbazione che ha abbandonato le nostre montagne nel tardo pomeriggio di domenica 19 settembre è riuscita a piazzare il classico «colpo di coda», con la neve che è tornata ad imbiancarle localmente fin verso i 2.400 metri di quota . La conferma, per quanti abitano la parte alta delle valli è arrivata al calare della sera, quando le nebbie che ne hanno avvolto i versanti per l’intera giornata si sono diradate lasciando il posto al cielo terso. Ovviamente il fenomeno è risultato più evidente sulle cime che superano i tremila metri di quota e che vanno a formare la cosiddetta Conca dei giganti: i pizzi Redorta, Scais e Coca. La conferma del brusco calo termico è arrivata anche dai dati trasmessi da alcune delle stazioni del Centro meteo lombardo distribuite sulla nostra provincia; rifugio Curò + 2,5°, rifugio Vodala +6°, Zambla alta +7°, S. Pellegrino +12° e Peghera di Taleggio +9°.

Nel tardo pomeriggio di ieri una grandinata ha investito la città e la provincia, colpendo in particolar modo la zona di Almenno San Bartolomeo, della Roncola e di Selvino. I vigili del fuoco sono stati chiamati per interventi soprattutto nella zona occidentale della provincia. È stato segnalato qualche albero caduto e un piccolo smottamento sulla strada per Roncola, oltre a qualche cantina allagata. I tombini otturati dalla grandine hanno causato anche un allagamento lungo la provinciale a San Sosimo (Palazzago), nei pressi della nuova rotonda che immette sulla bretella per la Briantea. Qualche disagio alla circolazione stradale, risolto in poco tempo. Nel complesso i danni sono stati limitati.

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