Tutti a lezione di emergenza a Gazzaniga sbarca l’app 112

Formazione. A tutte le classi dell’istituto presentate le peculiarità dell’applicazione che permette la localizzazione immediata del ferito.

Formare gli studenti sulle nuove prospettive in tema di sicurezza e primo soccorso è sempre più importante e l’Isiss Valle Seriana di Gazzaniga si è subito attivato.

In questi giorni Massimo Doneda, divulgatore dell’Agenzia regionale di emergenza e urgenza (Areu), sta presentando l’App del 112 ai ragazzi di tutte le classi, nessuna esclusa: in provincia, l’Isiss è il primo istituto a coinvolgere sul tema tutte le proprie sezioni (se si esclude l’esperienza cittadina al liceo Lussana di Bergamo).

«Una sfida da realizzare in pochi giorni, ma l’abbiamo fortemente voluta per la sicurezza dei ragazzi» spiega la professoressa Francesca Armanni, dirigente scolastica dell’Isiss, che conta ben 1.300 studenti tra liceo scientifico, tre indirizzi tecnici (elettrotecnica, informatica e meccatronica) e un istituto professionale (Sas).

Come affrontare un'emergenza grazie all'app del 112. Video di www.bergamotv.it

«L’app consente un contatto tempestivo con il 112, nuovo numero unico delle emergenze, e ha migliorato e velocizzato il servizio di intervento di primo soccorso. È un’esperienza formativa fondamentale, perché responsabilizza gli studenti, che da buoni cittadini devono porre attenzione alla salute non solo propria, ma anche delle persone che li circondano. La legge 107 del 2015 aveva infatti sollecitato le scuole a dotarsi di strutture e di formatori in tema di sicurezza e utilizzo corretto della tecnologia nei casi di emergenza».

La divulgazione dell’app si è svolta in palestra e si inserisce nel più ampio quadro formativo che la scuola superiore di Gazzaniga porta avanti da tempo nella divulgazione delle tecniche di primo soccorso: «Da alcuni anni - prosegue la professoressa Armanni - abbiamo introdotto una certificazione per l’uso del defibrillatore. La nostra scuola, grazie al lavoro del personale docente, si è sempre più aperta alla partecipazione degli operatori del territorio». La peculiarità dell’app del 112, rispetto alle chiamate di emergenza “tradizionali”, sta nel fatto che essa rileva la posizione tramite Gps e/o rete dati e, al momento della chiamata, la trasmette ai soccorritori tramite rete dati o, se quest’ ultima non è disponibile, con sms. Il doppio canale di trasmissione assicura sempre l’invio della posizione. «Ho già scaricato l’app - dichiara al termine dell’incontro Laura Servalli, studentessa del quinto anno del liceo -. Mio fratello l’ha già utilizzata quando, durante un giro in moto in un bosco sperduto, un suo amico si è fatto male e l’elisoccorso è riuscito ad arrivare nel punto preciso».

Un altro maturando, Michele Pezzoli, racconta: «Io spesso faccio scalate in montagna e scaricherò l’app perché mi sembra molto utile. È importante anche nella vita urbana, ad esempio quando un anziano si fa male e noi ragazzi, che sappiamo usare la tecnologia, dobbiamo essere pronti ad intervenire». Terminate le prime due giornate di formazione (venerdì e sabato), l’ultimo appuntamento è per sabato 15 per le sezioni rimanenti.

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