Val Gandino, mai così poca acqua negli ultimi 160 anni, soffre il mais spinato

Meteo e siccità. A rischio parte del raccolto, anche gli allevatori in difficoltà. Insufficienti le piogge e i rifornimenti portati dalla Protezione civile. I dati della stazione meteo di Peia.

In Val Gandino i primi sintomi della penuria di acqua si sono già registrati nel settore agricolo, in particolare del mais spinato. I sindaci dei cinque Comuni della Valle – Gandino, Leffe, Peia, Cazzano Sant’Andrea e Casnigo – avevano provveduto a contrastare gli sprechi d’acqua già a fine giugno, con ordinanze sin da subito restrittive nell’imporre il risparmio sia di giorno che di notte.

La Protezione civile locale si è attivata per rifornire d’acqua chi ne ha bisogno. Come detto dai sindaci, l’allarme arriva dagli agricoltori, tra cui i coltivatori del Mais Spinato, la celebre varietà locale: «I nostri mille metri quadrati di campo stanno seccando – spiega Angelo Savoldelli, fratello del custode del seme Giovanni –, abbiamo recuperato 25mila litri d’acqua ma con scarsi risultati. A fine giugno il mais era rigoglioso, con piante alte 2 metri, più del solito. È stato luglio a rovinare tutto. L’Università di Ancona stava lavorando con noi per studiare la compresenza di fagioli e mais, ma anche i fagioli sono in parte morti. Se non pioverà abbastanza, lo Spinato sarà compromesso e rischiamo di perderne più della metà. L’anno scorso ne perdemmo solo il 30% e la causa fu un temporale. Sia le recenti piogge, che hanno bagnato solo in superficie, sia i mille litri d’acqua portati dalla Protezione civile sono risultati comunque insufficienti».

«L’ultimo mese con precipitazioni sopra la media è stato luglio 2021. Da allora, la sequenza di mesi è drammatica: da più di un anno le piogge hanno latitato su tutto il territorio». Descrive così la crisi Danilo Moro, che gestisce la Stazione Meteo di Peia, riferimento metereologico per i residenti della Val Gandino e non solo, con una pagina Facebook che vanta più di 4mila follower. Da gennaio a oggi la stazione ha registrato 330 millimetri di pioggia a fronte di una media di 1.000 millimetri (un millimetro corrisponde a 1 litro di acqua per metro quadrato). Spulciando negli archivi meteo più datati, negli ultimi 160 anni il 2022 è stato l’anno più avaro di piogge, sempre in riferimento al periodo gennaio-luglio.

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