A Bergamo la matematica dell'assistenza non torna più. Circa 60 mila persone hanno bisogno di aiuto quotidiano, ma poco più di 6.400 trovano posto nelle RSA della provincia. Per tutti gli altri la risposta dovrebbe arrivare dalle badanti. Eppure i dati ufficiali parlano di meno di 5.935 lavoratori regolarmente registrati all'Inps: una cifra che fotografa solo una parte della realtà e che lascia intuire l'enorme peso del sommerso.Il lavoro domestico, tra colf e assistenti familiari, in città e provincia ha mosso nel 2024 circa 150 milioni di euro di stipendi ufficiali. Ma se si considera che la quota di regolarità non supera il 48%, è facile immaginare che almeno altrettanto venga speso senza contratti, in nero, fuori da ogni tutela. È la doppia faccia di un settore essenziale che continua a scivolare nell'irregolarità.I numeri mostrano anche un calo preoccupante: nel 2021 gli addetti regolari erano poco meno di 14 mila, diventati poco più di 13mila nel 2022 e di 11mila nel 2023. In due anni, dal 2022 al 2024, le iscrizioni all'Inps sono diminuite di 2.500 unità. Il servizio di Paola Abrate
A Bergamo la matematica dell'assistenza non torna più. Circa 60 mila persone hanno bisogno di aiuto quotidiano, ma poco più di 6.400 trovano posto nelle RSA della provincia. Per tutti gli altri la risposta dovrebbe arrivare dalle badanti. Eppure i dati ufficiali parlano di meno di 5.935 lavoratori regolarmente registrati all'Inps: una cifra che fotografa solo una parte della realtà e che lascia intuire l'enorme peso del sommerso.Il lavoro domestico, tra colf e assistenti familiari, in città e provincia ha mosso nel 2024 circa 150 milioni di euro di stipendi ufficiali. Ma se si considera che la quota di regolarità non supera il 48%, è facile immaginare che almeno altrettanto venga speso senza contratti, in nero, fuori da ogni tutela. È la doppia faccia di un settore essenziale che continua a scivolare nell'irregolarità.I numeri mostrano anche un calo preoccupante: nel 2021 gli addetti regolari erano poco meno di 14 mila, diventati poco più di 13mila nel 2022 e di 11mila nel 2023. In due anni, dal 2022 al 2024, le iscrizioni all'Inps sono diminuite di 2.500 unità. Il servizio di Paola Abrate