Alla comunità Don Milani di Sorisole l'accoglienza è quotidiana. Qui lo sguardo è rivolto a giovani che trovano un'alternativa al carcere o a minori non accompagnati in arrivo da ogni parte del mondo, in cerca di autonomia economica o in fuga da guerre e persecuzioni.Nelle diverse strutture si alternano numeri che cambiano di giorno in giorno: fino a 20 ragazzi in pronta accoglienza, altrettanti giovani adulti in percorso educativo, otto nell'area infermieristica, una ventina nel dormitorio . Storie diverse, sogni grandi e strumenti ancora piccoli per realizzarli, ma qui c'è un luogo sicuro, dove le regole non fanno paura e diventano parte della crescita.La carenza di comunità educative rende la Don Milani un punto di riferimento per tutta la regione. Ma non mancano le difficoltà: gestire l'accoglienza e soprattutto reperire educatori è una sfida quotidiana.Dalla scuola di alfabetizzazione ai laboratori formativi, la vita qui scorre come in una grande famiglia, esattamente come l'aveva immaginata don Fausto Resmini, il sacerdote che ha lasciato in eredità un modello di comunità capace di coniugare protezione e speranza.Il servizio di Paola Abrate
Alla comunità Don Milani di Sorisole l'accoglienza è quotidiana. Qui lo sguardo è rivolto a giovani che trovano un'alternativa al carcere o a minori non accompagnati in arrivo da ogni parte del mondo, in cerca di autonomia economica o in fuga da guerre e persecuzioni.Nelle diverse strutture si alternano numeri che cambiano di giorno in giorno: fino a 20 ragazzi in pronta accoglienza, altrettanti giovani adulti in percorso educativo, otto nell'area infermieristica, una ventina nel dormitorio . Storie diverse, sogni grandi e strumenti ancora piccoli per realizzarli, ma qui c'è un luogo sicuro, dove le regole non fanno paura e diventano parte della crescita.La carenza di comunità educative rende la Don Milani un punto di riferimento per tutta la regione. Ma non mancano le difficoltà: gestire l'accoglienza e soprattutto reperire educatori è una sfida quotidiana.Dalla scuola di alfabetizzazione ai laboratori formativi, la vita qui scorre come in una grande famiglia, esattamente come l'aveva immaginata don Fausto Resmini, il sacerdote che ha lasciato in eredità un modello di comunità capace di coniugare protezione e speranza.Il servizio di Paola Abrate