Gli abitanti di Calusco d'adda e Paderno sono uniti da un ponte, il San Michele, e ora anche dalle preoccupazioni per le conseguenze del futuro nuovo ponte che lo rimpiazzerà. La buona notizia è che si sta arrivando ad un dunque, la brutta che sarà comunque realizzato dopo la scadenza dei 10 anni di vita in sicurezza del vecchio san michele che attende di andare in pensione. La scelta di costruire il nuovo ponte in affiancamento a quello attuale comporta espropri, abbattimenti, traffico, inquinamento e impatto paesaggistico, sia a Calusco sia a Paderno.Le criticità già evidenziate durante il dibattito pubblico sono state riportate in primo piano, in particolare il rischio di perdita di abitazioni e attività commerciali, nonché gli impatti ambientali, e urbanistici e le ricadute sulla qualità della vita dell'intero quartiere. La situazione è la medesima su entrambe le sponde , dove il nuovo ponte e la strada di collegamento comporteranno notevoli cambiamenti.L'ubicazione precisa della futura infrastruttura non è stata ancora definita con esattezza, lasciando abitanti e negozianti nell'incertezza sul futuro delle loro abitazioni e delle loro attività. Il cantiere, che rischia di paralizzare l'intera area, aggrava ulteriormente una situazione già molto critica per il traffico e la viabilità inadeguata. Lo sanno bene i cittadini che percorrono questa strada. La richiesta degli abitanti è chiara: è necessario definire quanto prima la collocazione puntuale del nuovo ponte e del relativo tracciato ferroviario e stradale, per poter disporre di un quadro più chiaro e programmare consapevolmente i prossimi anni in termini di investimenti e anche scelte di vita.Il servizio di Paola Abrate e Yuri Colleoni
Gli abitanti di Calusco d'adda e Paderno sono uniti da un ponte, il San Michele, e ora anche dalle preoccupazioni per le conseguenze del futuro nuovo ponte che lo rimpiazzerà. La buona notizia è che si sta arrivando ad un dunque, la brutta che sarà comunque realizzato dopo la scadenza dei 10 anni di vita in sicurezza del vecchio san michele che attende di andare in pensione. La scelta di costruire il nuovo ponte in affiancamento a quello attuale comporta espropri, abbattimenti, traffico, inquinamento e impatto paesaggistico, sia a Calusco sia a Paderno.Le criticità già evidenziate durante il dibattito pubblico sono state riportate in primo piano, in particolare il rischio di perdita di abitazioni e attività commerciali, nonché gli impatti ambientali, e urbanistici e le ricadute sulla qualità della vita dell'intero quartiere. La situazione è la medesima su entrambe le sponde , dove il nuovo ponte e la strada di collegamento comporteranno notevoli cambiamenti.L'ubicazione precisa della futura infrastruttura non è stata ancora definita con esattezza, lasciando abitanti e negozianti nell'incertezza sul futuro delle loro abitazioni e delle loro attività. Il cantiere, che rischia di paralizzare l'intera area, aggrava ulteriormente una situazione già molto critica per il traffico e la viabilità inadeguata. Lo sanno bene i cittadini che percorrono questa strada. La richiesta degli abitanti è chiara: è necessario definire quanto prima la collocazione puntuale del nuovo ponte e del relativo tracciato ferroviario e stradale, per poter disporre di un quadro più chiaro e programmare consapevolmente i prossimi anni in termini di investimenti e anche scelte di vita.Il servizio di Paola Abrate e Yuri Colleoni