Il sorriso di chi sa di avere vinto grazie alla forza di volontà. Quella forza che ha trasformato una tragedia in una nuova vita. E la capacità di saperlo raccontare con semplicità a tutti, senza falsi minuetti e con grande carattere. Martina Caironi, 28 anni, atleta bergamasca, tre ori alle Paralimpiadi, una sfilza di medaglie ai Mondiali, record nei 100 metri, 200 metri e salto in lungo. La sua vita è cambiata a diciott' anni, una notte in motorino, falciata da un pirata della strada: otto interventi, la gamba sinistra amputata sotto il ginocchio. Ma la sua vittoria inizia quando decide di reagire. E lo ha raccontato Martina s' è raccontata ieri mattina all' Istituto Mamoli di fronte a tanti studenti di prima superiore che negli ultimi tempi hanno affrontato un percorso su sport e disabilità, in collaborazione con l' associazione Special Bergamo Sport. Si è parlato anche di «Niente sta scritto», il documentario che racconta il viaggio di Martina in Kenya, al fianco della Fondazione Fontana di Padova.
Il sorriso di chi sa di avere vinto grazie alla forza di volontà. Quella forza che ha trasformato una tragedia in una nuova vita. E la capacità di saperlo raccontare con semplicità a tutti, senza falsi minuetti e con grande carattere. Martina Caironi, 28 anni, atleta bergamasca, tre ori alle Paralimpiadi, una sfilza di medaglie ai Mondiali, record nei 100 metri, 200 metri e salto in lungo. La sua vita è cambiata a diciott' anni, una notte in motorino, falciata da un pirata della strada: otto interventi, la gamba sinistra amputata sotto il ginocchio. Ma la sua vittoria inizia quando decide di reagire. E lo ha raccontato Martina s' è raccontata ieri mattina all' Istituto Mamoli di fronte a tanti studenti di prima superiore che negli ultimi tempi hanno affrontato un percorso su sport e disabilità, in collaborazione con l' associazione Special Bergamo Sport. Si è parlato anche di «Niente sta scritto», il documentario che racconta il viaggio di Martina in Kenya, al fianco della Fondazione Fontana di Padova.