La Lombardia è la regione con il maggior numero di siti contaminati in Italia, con 3409 procedimenti di bonifica in corso e quasi 9500 siti già conclusi. I dati sono stati pubblicati nel quarto rapporto sullo stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia dall'Ispra, che si basa sul sistema informativo nazionale Mosaico.Milano, Brescia, Bergamo e Pavia sono tra le prime dieci città italiane con procedimenti di bonifica avviati. La bergamsca conta già 150 interventi conclusi . Tuttavia, la metodologia utilizzata per gli interventi di bonifica è spesso la meno sostenibile: lo "scavo e smaltimento" è la tecnologia di intervento esclusiva nel 82% dei casi.Questo approccio è associato a un elevato impatto ambientale, con grandi volumi di terreno movimentati e smaltiti in discarica, e un aumento del traffico veicolare. Secondo gli esperti, lo scavo e smaltimento dovrebbe essere utilizzato solo in via residuale, quando altre tecnologie non sono applicabili.In Lombardia, gli interventi di bonifica sono finanziati anche per i siti orfani, ovvero quelli per cui il responsabile dell'inquinamento non è individuabile o non provvede agli adempimenti previsti. Tuttavia, è necessario un cambio di rotta verso approcci più sostenibili e rispettosi dell'ambiente.La regione Lombardia è una delle più attive nella trasmissione dei dati a Mosaico, ma è fondamentale che tutte le regioni italiane seguano l'esempio per avere un quadro completo della situazione nazionale.Il servizio di Paola Abrate
La Lombardia è la regione con il maggior numero di siti contaminati in Italia, con 3409 procedimenti di bonifica in corso e quasi 9500 siti già conclusi. I dati sono stati pubblicati nel quarto rapporto sullo stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia dall'Ispra, che si basa sul sistema informativo nazionale Mosaico.Milano, Brescia, Bergamo e Pavia sono tra le prime dieci città italiane con procedimenti di bonifica avviati. La bergamsca conta già 150 interventi conclusi . Tuttavia, la metodologia utilizzata per gli interventi di bonifica è spesso la meno sostenibile: lo "scavo e smaltimento" è la tecnologia di intervento esclusiva nel 82% dei casi.Questo approccio è associato a un elevato impatto ambientale, con grandi volumi di terreno movimentati e smaltiti in discarica, e un aumento del traffico veicolare. Secondo gli esperti, lo scavo e smaltimento dovrebbe essere utilizzato solo in via residuale, quando altre tecnologie non sono applicabili.In Lombardia, gli interventi di bonifica sono finanziati anche per i siti orfani, ovvero quelli per cui il responsabile dell'inquinamento non è individuabile o non provvede agli adempimenti previsti. Tuttavia, è necessario un cambio di rotta verso approcci più sostenibili e rispettosi dell'ambiente.La regione Lombardia è una delle più attive nella trasmissione dei dati a Mosaico, ma è fondamentale che tutte le regioni italiane seguano l'esempio per avere un quadro completo della situazione nazionale.Il servizio di Paola Abrate