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02 Novembre 2024
Accademia Carrara, si dimette la direttrice Martina Bagnoli
Nel pomeriggio del 1 Novembre, con una nota stampa della Presidente della Fondazione, il sindaco di Bergamo Elena Carnevali, e del Consiglio di Amministrazione, sono state ufficializzate le dimissioni della direttrice dell'Accademia Carrara Martina Bagnoli, dopo che il Cda straordinario della Fondazione aveva scelto di proseguire nell'impostazione data al museo dall'ex sindaco Giorgio Gori, garantendo quindi pieni poteri all'attuale general manager Gianpietro Bonaldi. A vuoto anche l'ultimo tentativo di ricucire lo strappo: «Sono mancate trasparenza e fiducia» ha commentato nella lunga intervista pubblicata sulle colonne de L'Eco di Bergamo la direttrice dimissionaria, arrivata soltanto 8 mesi fa nella nostra città, raccogliendo dal 1 febbraio il testimone lasciato dal predecessore Maria Cristina Rodeschini. «C'è stato un malinteso di fondo. In questo dualismo per la gestione del museo c'era un rapporto di subordine che non era stato rappresentato al momento della mia assunzione - ha specificato Bagnoli-, ma che nei fatti esisteva. E ciò ha creato malesseri e disagi. Poteri troppo sbilanciati, nessuna delle mie richieste è stata accolta». Il Cda della Fondazione ha espresso rammarico e allo stesso tempo rispetto per la decisione, viste le proposte non condivise: prossimamente si riunirà per definire i passi futuri e garantire la continuità operativa del museo. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv.
Nel pomeriggio del 1 Novembre, con una nota stampa della Presidente della Fondazione, il sindaco di Bergamo Elena Carnevali, e del Consiglio di Amministrazione, sono state ufficializzate le dimissioni della direttrice dell'Accademia Carrara Martina Bagnoli, dopo che il Cda straordinario della Fondazione aveva scelto di proseguire nell'impostazione data al museo dall'ex sindaco Giorgio Gori, garantendo quindi pieni poteri all'attuale general manager Gianpietro Bonaldi. A vuoto anche l'ultimo tentativo di ricucire lo strappo: «Sono mancate trasparenza e fiducia» ha commentato nella lunga intervista pubblicata sulle colonne de L'Eco di Bergamo la direttrice dimissionaria, arrivata soltanto 8 mesi fa nella nostra città, raccogliendo dal 1 febbraio il testimone lasciato dal predecessore Maria Cristina Rodeschini. «C'è stato un malinteso di fondo. In questo dualismo per la gestione del museo c'era un rapporto di subordine che non era stato rappresentato al momento della mia assunzione - ha specificato Bagnoli-, ma che nei fatti esisteva. E ciò ha creato malesseri e disagi. Poteri troppo sbilanciati, nessuna delle mie richieste è stata accolta». Il Cda della Fondazione ha espresso rammarico e allo stesso tempo rispetto per la decisione, viste le proposte non condivise: prossimamente si riunirà per definire i passi futuri e garantire la continuità operativa del museo. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv.
