La bergamasca sta vivendo una crisi senza precedenti nel settore del mais da granella. Secondo i dati Istat analizzati da Coldiretti Bergamo, la superficie agricola destinata a questa coltura si è ridotta di oltre un quarto (-28%) negli ultimi cinque anni, passando da 9.700 ettari nel 2019 a 7.000 ettari nel 2024.Questa contrazione ha portato a una riduzione del prodotto raccolto pari al 25%. La diminuzione delle superfici destinate a mais da granella è solo un esempio delle difficoltà che sta attraversando il comparto cerealicolo nel suo complesso. La crisi è dovuta a una serie di fattori, tra cui gli effetti dei cambiamenti climatici, l'impatto di parassiti e insetti dannosi, i prezzi di vendita che spesso non coprono i costi di produzione e la concorrenza della materia prima estera a basso costo e con diversi standard produttivi.Il servizio di Paola Abrate
La bergamasca sta vivendo una crisi senza precedenti nel settore del mais da granella. Secondo i dati Istat analizzati da Coldiretti Bergamo, la superficie agricola destinata a questa coltura si è ridotta di oltre un quarto (-28%) negli ultimi cinque anni, passando da 9.700 ettari nel 2019 a 7.000 ettari nel 2024.Questa contrazione ha portato a una riduzione del prodotto raccolto pari al 25%. La diminuzione delle superfici destinate a mais da granella è solo un esempio delle difficoltà che sta attraversando il comparto cerealicolo nel suo complesso. La crisi è dovuta a una serie di fattori, tra cui gli effetti dei cambiamenti climatici, l'impatto di parassiti e insetti dannosi, i prezzi di vendita che spesso non coprono i costi di produzione e la concorrenza della materia prima estera a basso costo e con diversi standard produttivi.Il servizio di Paola Abrate