Marco, videomaker
al teatro nazionale di Praga

A 33 anni vive in Repubblica Ceca. «Sono partito più di 5 anni fa per seguire il mio istinto. Dalla mia base a Est lavoro per l’Italia e il Giappone». Marco Chiodi, 33 anni, originario di Ciserano, è un videomaker e fotografo internazionale: quando deve raggiungere uno dei suoi impegni in Europa, Cina o Giappone, non parte dall’Italia ma dalla Repubblica Ceca dove è arrivato semplicemente per seguire il suo intuito e «per fare un’esperienza all’estero». Praga si è poi trasformata nella città dove vive stabilmente da cinque anni, dove ha comprato casa e ha trovato l’amore.

«Ricordo ancora il giorno in cui sono partito, era l’ottobre del 2012, ero sull’aereo e guardavo fuori dal finestrino. Vedevo quel vuoto fuori dall’aereo e mi sembrava realmente di fare quel salto nel vuoto che vedevo». Una sensazione nata «dalla pancia» come si dice, inconsapevole della reale svolta sul destino che il giovane fotografo bergamasco stava scrivendo.

Marco, infatti, nella capitale della Repubblica Ceca ci è arrivato quasi per caso, poco dopo aver terminato il percorso di laurea, ma il suo non è il classico esempio del giovane italiano che se ne va perché arrabbiato o deluso dalle opportunità del proprio Paese, anzi, e ci tiene a spiegarlo bene. A portarlo a Praga è stata una serie di avvenimenti riassumibili nei classici treni presi al volo nel momento in cui passano e che lo hanno portato, come in questo caso, in una stazione lontana.

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