Ladri dalla vedova Trussardi
Spariti gioielli per due milioni

Potrebbe ammontare a due milioni di euro il bottino del colpo messo a segno nell'appartamento milanese di Maria Luisa Gavazzeni, 65 anni, vedova dello stilista bergamasco Nicola Trussardi, morto in un incidente stradale nell'aprile 1999. Si tratterebbe di una stima ipotetica, in attesa che Maria Luisa Gavazzeni fornisca alla squadra mobile della questura di Milano - che indaga sul caso - un inventario dettagliato dei preziosi spariti e del loro valore.

L'appartamento della vedova Trussardi, che si trova in un prestigioso edificio in piazza Eleonora Duse a Milano, è stato svaligiato l'ultimo giorno dell'anno. L'abitazione, che in quel momento era vuota, è priva di antifurto e i ladri, dopo essersi arrampicati al secondo piano e aver forzato la porta-finestra con un grimaldello, hanno avuto tutto il tempo di agire con calma. Il furto è stato scoperto dal custode a Capodanno intorno all'ora di pranzo, quando ha notato la porta d'ingresso lasciata socchiusa. Probabilmente il colpo è stato messo a segno tra la sera del 31 e la mattina di Capodanno.

Gli inquirenti sono certi che ad agire siano stati ladri «professionsti», molto abili e scrupolosi nel mettere a punto il loro piano, oltre che spregiudicati, dato che l'appartamento si trova in pieno centro di Milano ed è sorvegliato da custodi. Stando alle prime ricostruzioni, i malviventi avrebbero approfittato del fatto che quasi tutti gli inquilini del prestigioso stabile erano assenti per le festività. Così, si sono arrampicati fino al balcone al secondo piano, dove si trova l'appartamento della vedova Trussardi, e hanno forzato una porta-finestra utilizzando un grimaldello. In realtà non hanno fatto una gran fatica, in quanto l'appartamento non sarebbe protetto da alcun impianto antifurto.

Una volta all'interno della casa, i ladri avrebbero dapprima frugato nei cassetti, per poi concentrarsi sull'obiettivo principale: la cassaforte. Secondo quanto si è appreso, il forziere non pesava più di una ventina di chili ed era del tipo che si colloca a terra o su un robusto mobile. Un oggetto non così difficile da portare via, quindi. Ma a dispetto delle dimensioni la refurtiva potrebbe aggirarsi sui due milioni di euro, almeno stando alle primissime stime. La padrona di casa, infatti, fornirà presto alla squadra mobile di Milano, che indaga sull'episodio, un inventario dettagliato dei gioielli contenuti nella cassaforte, per consentire un calcolo più preciso del danno e stilare una descrizione dettagliata della refurtiva.

A scoprire il furto è stato il custode del palazzo, che ha subito contattato la famiglia Trussardi. Maria Luisa Gavazzeni, che era in vacanza, appreso del furto è subito partita per Milano.

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