A Marzoli l'ultima telefonata
«Dovevo incontrare Nino lunedì»

«Dovevo incontrarlo proprio venerdì pomeriggio: avevamo appuntamento alle 16. Poi per un imprevisto abbiamo dovuto rinviare a lunedì. Non sapevo che non lo avrei più visto vivo». Il ricordo, accorato e commosso, è dell’ingegner Giorgio Marzoli, da decenni grande amico di Nino Rodari: «Era già da qualche tempo che avevamo organizzato quell’incontro: io e l’avvocato Luciano Pezzotta avremmo dovuto raggiungere Nino, così lo chiamavano tutti, a casa.

Poi a Luciano è subentrato un impegno inderogabile, e abbiamo chiamato Nino per posticipare l’incontro. "Mi raccomando, venite che ci tengo a vedervi" ha detto subito lui. E poi stamattina la notizia». Giorgio Marzoli è stato tra i primi ad essere informati della triste notizia: «Sono stato informato subito questa mattina della sua morte: era in casa con l’infermiera che da anni lo segue con molto affetto e competenza, è morto di infarto. Da diverso tempo era ammalato, anche se negli ultimi tempi sembrava stesse meglio. Ci conoscevamo da ormai 50 anni: ci trovavamo spesso a chiaccherare insieme, specie quando tornavo dai miei viaggi all’estero.

Voleva che gli raccontassi ogni dettaglio, spesso restavamo a parlare fino alle tre di notte, per poi riprendere ancora il giorno dopo. Voleva conoscere, era un uomo interessante sotto moltissimi punti di vista». Uno sportivo, un politico, un uomo colto, un uomo straordinario, un professionista capace. Questo il ritratto che esce dalle parole e dai ricordi di Marzoli: «E’ una persona che mi macherà sempre».
Ascolta il ricordo dell'ingegner Giorgio Marzoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Il ricordo di Giorgio Marzoli
Eco di Bergamo Si è spento Antonio Rodari Principe del foro di Bergamo