Artigiano 42enne di Nembro
trovato morto nel baule dell'auto

Il cadavere di un quarantaduenne è stato ritrovato martedì sera intorno alle 18,30 a Gessate, nel Milanese. L'uomo è stato poi identificato come Giovanni Ghilardi, artigiano edile residente a Lonno di Nembro. Il cadavere di Ghilardi era rinchiuso nel bagagliaio della sua auto, una Land Rover, con una ferita alla testa. Difficile, per il momento, stabilire con esattezza a quando risalga la morte del quarantaduenne. Il corpo, a causa delle temperature rigide di questi giorni, era infatti completamente congelato.

A fare la macabra scoperta sono stati gli agenti della polizia locale di Gessate, che si sono avvicinati al veicolo per un normale controllo. L'auto infatti era stata notata da diversi giorni, parcheggiata nella zona industriale del paese. Mossi dall'intento di stabilire se per caso il veicolo fosse stato rubato o abbandonato, i vigili si sono trovati di fronte a una realtà ben più drammatica.

Giovanni Ghilardi, classe 1967, era scomparso da circa un mese, per la precisione dal giorno dell'Epifania: si era allontanato da casa dopo pranzo per andare a seguire una partita di calcio, e da allora la famiglia (era il primo di sei fratelli) non aveva più avuto sue notizie. Le ricerche erano state finora vane: sembra che il tentativo di trovarlo stesse anche per passare dalla tv, con una puntata ad hoc del programma «Chi l'ha visto». L'uomo, che non era sposato e non aveva figli, lavorava nell'impresa edile del fratello.

Delle indagini per fare luce sulla morte di Giovanni Ghilardi si occupano i carabinieri della compagnia di Cassano d'Adda, in collaborazione con il reparto operativo di Monza. Difficile per ora formulare delle ipotesi su quanto è accaduto: gli inquirenti stanno prendendo in considerazione diverse possibilità, in attesa anche dei risultati dell'esame autoptico, che dovrebbe chiarire meglio il momento e le cause della morte dell'uomo.

Giovanni Ghilardi non risulta a oggi implicato in nessuna indagine, né era noto alle forze dell'ordine della zona in cui il suo corpo è stato ritrovato. L'artigiano di Lonno aveva dei precedenti per reati contro il patrimonio, ma si tratta di fatti risalenti a parecchio tempo fa: nel 1994, l'allora ventisettenne Ghilardi era stato arrestato per una rapina risalente a tre anni prima (compiuta il 14 ottobre 1991) e messa a segno alla Banca Popolare Udinese.

Il colpo aveva fatto scalpore all'epoca: il bottino era stato di circa due miliardi delle vecchie lire, e l'istituto di credito rapinato si trova nel pieno centro del capoluogo friulano. Ad agire erano state almeno quattro persone. Oltre a Ghilardi, un altro bergamasco era risultato coinvolto nella vicenda. Da quei fatti, però, sono passati quasi vent'anni, e niente lasciava presagire il tragico giallo su cui ora gli inquirenti dovranno far luce.

Fausta Morandi

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