Il mal di denti si cura all'Asl
In forte aumento le richieste

In tempo di crisi, anche davanti a un mal di denti in molti rinviano la visita dal dentista. Ma vi è chi per le cure dentistiche e odontoiatriche ora riscopre l'Asl. Ovvero ci si rivolge al Servizio sanitario attraverso strutture private accreditate o a strutture pubbliche (Asl, ambulatori odontoiatrici delle aziende ospedaliere). Come fare? S'inoltra richiesta di prenotazione al servizio fornito dall'Asl e si versa un ticket (o, se si rientra nelle categorie degli aventi diritto, non si paga nulla: anziani sopra i 65 anni, disabili, livello di reddito familiare basso) che certo non è neppure lontanamente equiparabile alla tariffa media di uno studio dentistico privato per la stessa prestazione.

A Bergamo si registra una impennata di queste prestazioni odontoiatriche attraverso la «mutua», sia di prime visite e controlli, nel giro di meno di un anno: mediamente, spiegano dall'Asl, per qualunque tipo di prestazione, da gennaio a ottobre 2008 allo stesso periodo del 2009 c'è un incremento anche del 15%.

Quanto si risparmia? Qualche esempio, fornito dalle tariffe ufficiali dell'Asl: il ticket per la prima visita è fissato per l'Asl di Bergamo per il 2010 a 22,50 euro, si può arrivare anche fino a 35 euro se vengono effettuate prestazioni per esami diagnostici (es. una panoramica), mentre per una otturazione semplice si versano 19 euro e per una ricostruzione con perno 35.

Per tutte le prestazioni della branca di odontoiatria nel 2008 da gennaio a settembre le prestazioni di tutte le strutture private accreditate erano state 9.800 per una tariffa totale pagata dall'Asl di 321.099,58 euro: nello stesso periodo del 2009 le prestazioni sono impennate a 12.727 con tariffa totale lievitata a 348.042,52 euro.

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