«Vacanza incubo a Zanzibar»
In 50 chiedono un risarcimento

Dall'inizio del 2010 fino a oggi 22 famiglie (oltre 50 persone) si sono rivolte al Movimento Consumatori di Bergamo dopo aver trascorso soggiorni nel villaggio vacanza Baobab-Going a Zanzibar, al largo delle coste della Tanzania. Una vacanza - secondo le descrizioni fornite da numerosi partecipanti - che si è rivelata un vero e proprio incubo. Il Movimento Consumatori di Bergamo - in un comunicato - evidenzia che «pur trattandosi di periodi diversi (da metà dicembre 2009 fino alla fine di gennaio 2010) le testimonianze concordano nel descrivere una situazione grottesca».
Dal Tour Operator al momento nessuna comunicazione ufficiale, ma è stata preannunciata per oggi una nota dell'ufficio legale.

Il Movimento Consumatori ha raccolto una serie di disagi, così riassunti: «energia elettrica erogata solo alcune ore al giorno, che significa che l'acqua corrente per lavarsi, i condizionatori per raffreddare i locali (la temperatura esterna è superiore ai 30°) le docce, i frigoriferi funzionano per un breve periodo nell'arco della giornata. I generatori che dovrebbero garantire l'erogazione della corrente sono scalcinati e vetusti, in sostanza non funzionano». Alcuni turisti hanno avuto vomito e problemi gastrointestinali, certificati anche dopo il rientro in Italia, casi di infenzioni batteriche, e perfino un episodio di febbre tifoidea, ai danni di un bambino.

Altri hanno lamentato camere «con forte puzza di muffa, insetti in gran quantità (ragni e scarafaggi) che si intrufolavano nei letti. «Abbiamo buttato via tutti i biscotti e le merende dei figli - ha scritto una signora - per la presenza di grossi topi in camera.

Il Movimento Consumatori ha segnalato anche «furti, senza effrazione». L'associazione ha pertanto deciso di intraprendere un'azione collettiva nei confronti di Going-Blu Vacanze, tour operator e società di distribuzione dei pacchetti vacanza incriminati. «La controparte Going-Bluvacanze spa dopo aver ricevuto un numero impressionante di reclami scritti da parte dei consumatori e una raccomandata ufficale di M.C. - continua la nota del Movimento - propone una soluzione a dir poco sconcertante: offre ai suoi clienti insoddisfatti un "buono vacanza" dal valore variabile di 200 - 300 euro, da spendere in un villaggio Going. La quasi totalità degli interessati ha respinto l'offerta, che prevede, ovviamente, l'acquisto di un nuovo pacchetto turistico. L'ultima annotazione riguarda appunto il costo della vacanza: ogni persona ha speso in media per sette giorni circa 1500€. Il costo medio per famiglia supera i 3700 €». Per aderire all'azione collettiva il Movimento Consumatori lascia i suoi recapiti 035.239565 o [email protected]

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