Poste, una sede in via Galimberti
Rsu: Il servizio resta inefficiente

Il 25 febbraio verrà inaugurato ufficialmente il nuovo centro di Recapito di Bergamo in via G. Galimberti 5, di recente costituzione,che raccoglie il recapito cittadino, lo staff dirigenziale e altre lavorazioni connesse alla corrispondenza. All'inaugurazione sono state invitate anche le Organizzazioni sindacali del territorio ma non sono state invitate le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) provinciali che operano all'interno dell'Azienda.

Un fatto quest'ultimo che ha scatenato l'immediata reazione e protesta delle Rappresentanze Sindacali Unitarie dei lavoratori di Poste Italiane della provincia di Bergamo che «denunciano questo comportamento da parte della dirigenza di Poste, che mira a sminuire il ruolo delle RSU, regolarmente elette dai lavoratori; ma sono ancor più preoccupate dal tentativo aziendale di offrire, con questa operazione, un'immagine dell'azienda non rispondente alla realtà. Una realtà fatta di enormi problemi e difficoltà che quotidianamente gravano sia sulle spalle dei lavoratori sia sulla collettività, che ogni giorno è costretta a sopportare un servizio di recapito del tutto inefficiente. Una inefficienza dovuta alla sola incapacità gestionale ed organizzativa (più o meno voluta) dalla dirigenza aziendale».

«Non possiamo tacere, come RSU - prosegue il comunicato delle Rappresentante sindacali delle Filiali 1 e 2 e Ram 5 - rispetto alla forte carenza di personale addetto al recapito, che riesce ad assicurare un regolare servizio, solo parzialmente in alcune zone della provincia ed in altre per nulla, facendo leva solo sulla grande disponibilità dei lavoratori che si inventano mille modi per colmare l'assenza, voluta dall'azienda , di personale. Come non possiamo tacere sulla completa assenza e rispetto di tutte le norme di sicurezza. Spesso il portalettere esce con mezzi inefficienti, senza i dispositivi di protezione previsti dalla legge, con un carico di corrispondenza ben superiore da quello trasportabile dal mezzo a disposizione, mettendo così in grave pericolo la sicurezza e, a volte, anche la vita dei lavoratori».

«Pur considerando positiva la realizzazione di una nuova struttura (costata cifre inimmaginabili) temiamo che una volta spenti i riflettori, tutto continui come prima, e che l'azienda dopo aver dato un'immagine patinata del recapito a Bergamo, ma ben lontana alla realtà, si dimentichi ancora una volta dei veri problemi dei lavoratori e delle necessità della collettività, che ogni giorno denuncia l'inefficienza del recapito».


«L'inaugurazione - scrive Rossana Pepe, segretario provinciale della Uilposte - è un evento positivo che giunge al termine di lunghi anni d'attesa e di tante battaglie sindacali. Nell'occasione la Uil auspica un futuro migliore ai lavoratori che per un lunghissimo periodo hanno operato in ambienti e condizioni deplorevoli, affrontando e sopportando i disagi dei vecchi e fatiscenti locali di Gorle. L'auspicio di un servizio migliore ai cittadini passa comunque attraverso il continuo confronto del sindacato con l'azienda. La speranza è che questo sia solo un inizio per il rilancio del recapito che tanto soffre in questa provincia, soprattutto a causa della mancanza di personale e mezzi».

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