«Lei non ha pagato i libri»
Il conto arriva dopo 40 anni

«Piano, ma arriviamo». È quello che si è sentito dire nei giorni scorsi un pensionato ultraottantenne bergamasco dal legale di una società di recupero crediti con sede a Roma, davanti al suo stupore nel vedersi chiamato in causa dopo circa 40 anni per un contenzioso in via stragiudiziale.

Il pensionato, residente in un paese dell'hinterland, è rimasto a bocca aperta sia per l'importo chiesto, 300 euro, ma soprattutto per il mancato pagamento, questa la contestazione, di una parte delle somme dovute per libri acquistati agli inizi degli Anni '70.

«Almeno così dice questa società romana – commenta amaramente il pensionato, scosso da quanto gli è capitato –, ma io ho molte perplessità in merito. Ricordo di avere sempre pagato i bollettini che mi venivano inviati, se qualche dimenticanza c'è stata, in assoluta buona fede, mi pare assurdo che salti fuori ora, a quasi quaranta anni di distanza. E poi nella lista dei libri che, secondo loro, non avrei in parte pagato, ve ne sono alcuni che non mi ricordo assolutamente di avere mai acquistato. Quasi tutte le pubblicazioni le comperavo per regalarle ad amici, però quando mi si parla di libri per un controvalore, nel 1973, di 600 mila lire, ho il sospetto che qualche cosa non quadri: io comunque non ho nessuna intenzione di pagare».

Tra le fotocopie di contratti stipulati dal 1973 allegate alla lettera trasmessa dall'ufficio legale della società romana, sono citate tra l'altro enciclopedie riguardanti l'Orlando furioso (in pelle: 600 mila lire), I disegni di Guttuso (350 mila lire) e decine di volumi dei grandi scrittori (510 mila lire).

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