Banda degli irlandesi al lavoro
Altre truffe ad Almè e a Scanzo

Si moltiplicano i casi di bergamaschi truffati da quella che è ormai stata soprannominata «banda dell'asfalto», il gruppo di irlandesi che si propone di riasfaltare tratti di strada privati dietro compenso «per la sola manodopera, visto che il bitume l'abbiamo avanzato da altri lavori qui in zona» – come gli operai spiegano alle loro vittime –, in realtà eseguendo la riasfaltatura in maniera davvero pessima.

Oltre che alla stradina privata di Valverde e, in precedenza, anche a Casnigo, gli operai hanno colpito – sempre lo scorso gennaio – almeno tre volte anche ad Almè e almeno due a Scanzorosciate. Sempre identica la tecnica. Ad Almè per esempio il gruppetto è riuscito a spillare 7.500 euro ai titolari della «Caminetti Cik», sulla Villa d'Almè-Dalmine.

«Si sono presentati proponendo la riasfaltatura del nostro piazzale – spiega il titolare, Lorenzo Cornali –, inizialmente dicendo che il lavoro sarebbe stato gratuito, poi però hanno aggiunto che ci avrebbero fatto pagare solo la manodopera, a 10 euro il metro quadro, mentre il materiale era gratuito perché avanzato da altri lavori in zona. Ho accettato, dicendogli di asfaltare solo 200 metri. Alla fine di metri ne hanno asfaltati 645 e hanno voluto 7.500 euro. Erano un gruppetto di 12-13 persone, ben organizzate anche con gli attrezzi e i macchinari. Li abbiamo pagati con un assegno e ora ci auguriamo che i carabinieri, ai quali abbiamo presentato denuncia, riescano a risalire a loro. Inutile aggiungere che l'asfaltatura è stata eseguita male».

Anche il tabloid irlandese «Sunday World» ha dedicato una dettagliata inchiesta (è stato pure inviato a Bergamo un reporter) alla banda di loro connazionali, che avrebbe agito anche in Francia. La reporter del tabloid, Geraldine Comiskey, spiega: «I truffatori sono zingari irlandesi che girano il mondo e che noi chiamiamo "chancers". Come direste voi italiani: "lazzaroni"».

Maggiori dettagli su L'Eco di Bergamo del 6 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA