Rubò un manico di scopa: assolto
Valore zero, il fatto non sussiste

Aveva rubato un manico di scopa, ma è stato assolto perché il fatto non sussiste, essendo uguale a zero il valore di un manico di scopa usato. Lo ha deciso giovedì 11 marzo il giudice Stefano Storto, chiamato a valutare il caso di un tunisino che era stato rinviato a giudizio.

La singolare vicenda risale a maggio 2009, quando l'imputato, Hayel Ayari, tunisino di 30 anni, aveva notato appunto un manico di scopa sul balcone di una casa di via monsignor Piazzi a Lallio. L'extracomunitario si era arrampicato sul balcone, a circa un metro e mezzo da terra, e si era impossessato del manico di scopa.

La scena era stata però notata dalla figlia minorenne della proprietaria del bastone ed era stata proprio la mamma a inseguire il tunisino e a recuperare il suo manico di scopa. Erano intervenuti anche i carabinieri che avevano denunciato a piede libero per tentato furto l'extracomunitario, con dei precedenti per spaccio.

A dicembre c'era stata l'udienza preliminare e l'avvocato difensore aveva chiesto invano il proglioscimento, considerato il valore praticamente nullo dell'oggetto rubato. Il tunisino aveva raccontato di avere preso il manico di scopa semplicemente perché gli serviva per fare pulizia a casa sua. Il gup aveva però dato più importanza alla violazione di domicilio rinviandolo a giudizio.

Giovedì 11 l'ultimo atto in cui il giudice ha assolto il tunisino per la mancanza di un vero danno per la vittima, perché un manico di scopa usato non vale proprio nulla.

 

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