Buono famiglia, ultimi giorni
Ecco quel che c'è da sapere

La Regione Lombardia, per aiutare le famiglie in questo periodo di crisi, ha messo a disposizione una serie di iniziative economiche. Tra queste, la seconda edizione del “Buono Famiglia”, che scadrà il prossimo 19 marzo, rivolto a dare un sostegno economico a quei nuclei familiari che hanno un familiare – anziano o disabile - ricoverato in una delle strutture del territorio lombardo: RSA – Residenze Sanitaria Assistenziali, RSD, Residenze Sanitarie per Disabili, e CSS, Comunità Socio Sanitarie.

Cosa prevede il Buono famiglia 2010?
«E' un contributo di 1.300 euro in un'unica soluzione che sarà inviato alle famiglie residenti in Lombardia, in base ad alcuni requisiti. Primo fra tutti avere un familiare ricoverato in una delle strutture in questione e pagarne, in tutto o in parte, la retta ed essere residenti in Lombardia, appunto».

Nella prima versione si richiedeva la presenza di un figlio minorenne. E' ancora così?
«No, possono richiederlo tutte le famiglie, con o senza figli maggiorenni o minorenni che siano. L'unico requisito, in questo caso, è il reddito, calcolato in base all'ISR Indicatore della Situazione di Reddito, che non deve essere superiore a 22mila euro. Attenzione perché questo non è il reddito della famiglia come generalmente inteso. E' un indicatore, percui va calcolato e dipende alcuni fattori, quali il reddito familiare, l'eventuale detrazione del canone annuale di locazione dell'abitazione in cui risiede la famiglia, numero di componenti della famiglia ecc.»

Possiamo fare un esempio?
«Certamente. Una famiglia composta da due persone di cui solo uno però lavora il livello di reddito equivalente al limite di 22.000 euro dell'ISR è 34.540 euro. Se i componenti sono 5 ed è sempre solo uno a lavorare il livello di reddito sale 62.700 euro, sempre equivalenti ai 22.000 euro ISR. Ancora, se i componenti della famiglia sono 3, con entrambi i genitori che lavorano e c'è la presenza di un invalido , il livello di reddito è di 60.280 euro, che equivalgono a 22.000 euro ISR».

Ma il Buono Famiglia 2010 può richiederlo anche chi è disoccupato, in mobilità o in cassa integrazione?
«Sicuro. Se ha un familiare ricoverato in una delle strutture della Lombardia, per noi in Bergamo e provincia ovviamente, sì. Resta comunque anche il requisito della residenza. Non quello del reddito, in quanto la persona è come detto, disoccupato, in mobilità o in cassa integrazione».

Quali sono i documenti da presentare?
«La fotocopia della carta di identità di chi fa la richieste del Buono, la carta / permesso di soggiorno, la documentazione dei redditi percepiti nell'anno 2008 (CUD 2009 oppure il modello 730-3 2009 o il modello UNICO 2009), e la documentazione che attesti la condizione di disoccupazione, di mobilità o di cassa integrazione a seconda dei casi».
Non è un po' troppa la carta?
«In effetti può sembrare così, ma la Regione ha chiarito che in un'ottica di semplificazione delle procedure, lo schema di domanda è di fatto un'autocertificazione e, in tal senso, vanno considerate tutte le dichiarazioni in esso contenute; la veridicità delle stesse verrà controllata in una fase successiva».

Dove è possibile trovare i moduli della domanda?

«In tutti i Distretti socio sanitari dell'Asl di Bergamo e presso le varie strutture dove sono ricoverati i familiari: le Residenze Sanitaria Assistenziali, le Residenze Sanitarie per Disabili, le Comunità Socio Sanitarie, che anzi approfitto per ringraziarle tutte della disponibilità e della collaborazione che anche in questo caso hanno garantito. Oppure la si può scaricare dal sito Internet dell'Asl all'indirizzo www.asl.bergamo.it. Allegate alla domanda ci sono anche le istruzioni per la compilazione, altrimenti ci si può sempre rivolgere ai Distretti dell'Asl. Sempre sul sito Internet è anche a disposizione un pieghevole che riassume tutte le caratteristiche. In ogni caso, un altro sito Internet dove trovare informazioni è quello regionale dell'Assessorato Famiglia e Solidarietà Sociale il cui indirizzo è www.famiglia.regione.lombardia.it. Infine, oltre ai Distretti socio sanitari dell'Asl,si possono anche chiamare i numeri telefonici 035 385277 - 035 385208 per avere informazioni oppure il numero verde Asl 800 447722 o, ancora, il call center regionale 800. 318.318».

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