Martinengo: lunedì i funerali
dell'invalido trovato morto

Si svolgeranno lunedì mattina alle 10 i funerali di Giacomo Manzoni, l'invalido civile quarantanovenne di Martinengo trovato morto venerdì nella sua abitazione, a venti giorni circa dal decesso causato da un malore. Il feretro si trova ancora nella camera mortuaria del cimitero da dove lunedì alle 8,30 verrà traslato nella chiesetta della Congrega, per essere trasferito un'ora e mezzo più tardi nella vicina chiesa parrocchiale di Sant'Agata, dove si terrà la cerimonia funebre.

Sabato in paese non si parlava d'altro: il dramma della solitudine che ha colpito Giacomo Manzoni non ha lasciato insensibile la gente del posto. In molti si sono chiesti come la sua assenza sia passata inosservata per tre settimane, anche alla famiglia di marocchini che abita al primo piano dello stesso e vecchio stabile, nel cortile di via Celestino Colleoni, al civico numero 7.

Proprio sabato mattina la vicina nordafricana ha spiegato: «Era un tipo strano, chiuso, che dava poca confidenza anche a noi che eravamo gli unici vicini e spesso capitava che non lo sentivamo e incontravamo per parecchi giorni». «L'ultima volta che l'ho visto - ha detto la donna marocchina - sarà stato un mese fa, ma durante questo periodo non ho dato importanza alla sua assenza».

A insospettirsi per prima dell'insolita situazione è stata venerdì pomeriggio una conoscente dell'uomo, al cui cane portava sempre da mangiare. La cuccia dell'animale si trova nel cortile di casa dell'invalido, facilmente raggiungibile da un cancello sempre aperto. I sospetti erano venuti anche a un uomo che abita nella stessa via: transitando vicino alla finestra semiaperta della casa del quarantanovenne, posta al pianterreno, aveva sentito un odore insopportabile provenire dall'interno dell'abitazione.

Così era stata avvertita telefonicamente la sorella dell'invalido. Rosa Manzoni, residente con la famiglia in provincia di Reggio Emilia, era subito partita per Martinengo. Sapendo che il fratello era in cura per un tumore alla gola, aveva pensato si trovasse ricoverato in ospedale. Non trovandolo però nelle strutture sanitarie di Romano e Treviglio, aveva chiesto l'intervento di carabinieri, polizia locale e quindi dei vigili del fuoco, che hanno poi rinvenuto il corpo dell'uomo senza vita, sul letto di casa e ormai in avanzato stato di decomposizione. Una morte avvenuta tre settimane prima, come stabilito dal medico, per cause naturali.
 Fa. Bo.

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