Sacra Spina, mille persone
alla processione lungo i ponti

«Signore, fa che attraverso la devozione alla Sacra Spina,  si vada al fondo della verità». È un richiamo a non rimanere alla superficialità della festa esteriore quello che l'arcivescovo emerito Bruno Foresti ha rivolto ai fedeli di San Giovanni Bianco, durante la Messa solenne in onore della reliquia della Corona di Cristo.

Monsignor Foresti, ricordando il brano di Vangelo di Matteo sull'incoronazione di Spine e la flagellazione, ha ricordato come «un Padre che fa soffrire un figlio può sembrare un paradosso. Ma qui ci troviamo di fronte a un Dio che fa soffrire il figlio, affinché trovi nel dolore la sua gloria, perché diventi strumento di salvezza dell'uomo».

«Per la cultura laicista la morte è solo un fatto biologico e così si giustifica l'eutanasia - ha anche detto monsignor Foresti - mentre Gesù è colui che ha dato un senso alla morte. Per i cristiani la morte significa entrare nella mani di Dio. E allora il messaggio della Sacra Spina deve essere quello della Redenzione».

La celebrazione è stata seguita, nel pomeriggio, dalla processione con la reliquia, con decine di crocifissi devozionali del vicariato, quindi il grande Crocifisso in legno alto quattro metri portato come ogni anno dai trentatrenni del paese mentre alle coetanee è stato affidato il compito di portare alcuni segni della Passione di Cristo. In processione, snodatasi per circa un chilometro lungo i ponti del paese e alla quale ha preso parte almeno un migliaio di persone, anche tante confraternite, provenienti da un po' da tutta la provincia, e le bande musicali di San Giovanni Bianco e Zogno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA