
Cronaca / Bergamo Città
Domenica 11 Aprile 2010
«La contraddizione del peccato:
soffriamo per la Chiesa di oggi»
Sono un chiaro riferimento al difficile periodo che sta attraversando oggi la Chiesa le accorate parole pronunciate dal vescovo Francesco Beschi, sabato sera in Duomo, durante la solenne concelebrazione con gli oltre 250 bergamaschi appartenenti al Cammino Neocatecumenale: un'iniziazione cristiana per riscoprire il sacramento del Battesimo e raggiungere una fede matura - avviata da Kiko Argüello nelle baracche di Palomeras, a Madrid, negli anni '60 e - come si afferma negli Statuti approvati da Papa Benedetto XVI - “al servizio del vescovo come una delle modalità di attuazione diocesana dell'iniziazione cristiana e dell'educazione permanente della fede”.
Monsignor Beschi ha ascoltato con attenzione la cronistoria del Cammino ripercorsa da Marco Gennari, il catechista itinerante che insieme alla moglie Milvia e a don Francesco Vergine, nel 1975, ha “portato” l'esperienza, aprendo le prime comunità, in diocesi di Bergamo.
E numerosi sono stati i presbiteri che hanno poi concelebrato la Messa presieduta dal vescovo Francesco: presenti, fra gli altri, il prevosto di Cologno al Serio don Rino Rapizza, il prevosto di Sant'Alessandro in Colonna monsignor Gianni Carzaniga e il prevosto di Nese don Roberto Cividini (comunità parrocchiali in cui è presente la realtà del Cammino), insieme ai parroci di Sant'Antonio in città monsignor Carmelo Pelaratti e di Gavarno monsignor Achille Belotti.
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