Svizzera, esplosivo in auto:
fermati due bergamaschi

Ci sono anche due bergamaschi tra le tre persone fermate lo scorso 15 aprile in Svizzera, vicino a Zurigo, dopo essere state trovate in auto con materiale esplosivo e un volantino di rivendicazione che fa sospettare alle autorità elvetiche un progetto di attentato alla succursale di una multinazionale.

Si tratta di Silvia Guerini, 28 anni, arrestata nel 2001 e poi assolta in Cassazione lo scorso anno dall'accusa di aver incendiato un ripetitore televisivo sul colle della Maresana; e di Costantino Ragusa, 33 anni, uno dei leader de «Il Silvestre», gruppo anarco-ecologista che per anni ha avuto sede a Pisa e poi ha spostato la sua sede a Ivrea.

Entrambi, dopo aver lasciato Bergamo, erano stati indagati anche nel 2006 con l'accusa di aver preso parte a un attentato a un traliccio dell'alta tensione e a un'agenzia di lavoro interinale in Toscana.

Con loro in Svizzera è stato fermato anche Luca Bernasconi, detto Billy, che è nato in Svizzera ma lavora in Italia come agricoltore. Il Ministero pubblico della Confederazione svizzero (Mpc) ha aperto un'inchiesta nei confronti dei tre – attualmente in stato di detenzione preventiva – in cui si ipotizzano i reati di approvvigionamento, occultamento, trasporto e tentato uso di materie esplosive. Le autorità elvetiche non hanno però reso noto ufficialmente quale fosse l'obiettivo del presunto attentato «eco-terroristico» in cui si sarebbe dovuto usare l'esplosivo.

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