Sequestra connazionale per 24 ore:
arrestato un albanese di 21 anni

Ha sequestrato e abusato per 24 ore di una connazionale: il protagonista, che è stato arrestato dai carabinieri di Brescia, è un albanese di 21 anni residente in Bergamasca, a Romano di Lombardia. La sua vittima invece è una 21enne che abita a Manerbio: la sera del 30 maggio la donna è stata costretta dal suo connazionale, e coetaneo, a salire in auto per chiarire alcune questioni che riguardavano un loro passato rapporto.

L'uomo, portata la donna in una zona isolata, le ha legato i polsi con fascette da elettricista e, dopo averle tolto il cellulare, l'ha costretta a ripetuti rapporti sessuali. La 21enne è stata sottoposta - dicono i carabinieri - a sevizie di ogni tipo: tra l'altro è stata cosparsa di ortiche che le hanno provocato violente eruzioni cutanee.

Solo verso le 21 del giorno successivo l'uomo la ha lasciato libera la giovane donna, minacciandola di morte se avesse raccontato l'accaduto. Lei si è fatta coraggio e, la sera del 3 giugno, dopo essersi confidata con i genitori, si è presentata ai carabinieri, raccontando l'accaduto.

La magistratura ha disposto il fermo dell'albanese, rintracciato nell'officina in cui lavora e portato in carcere. La perquisizione domiciliare a casa dell'uomo, a Romano di Lombardia, ha consentito di rinvenire fascette da elettricista uguali a quelle usate per il sequestro.

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