Ruspe della Despe al lavoro in città
Demolito l'ex Enel di via Nullo

Spettacolare demolizione dei vecchi edifici di Enel per tutta la giornata di domenica 6 giugno. La Despe di Torre de' Roveri, società specializzata in questo tipo di interventi, ha iniziato presto ad abbattere la famosa struttura cittadina. All'opera sette escavatori con bracci meccanici da trenta metri, uno dei quali di dieci tonnellate, e 18 uomini, che si sono serviti di un innovativo sistema brevettato dall'azienda bergamasca per l'eliminazione delle polveri.

I lavori hanno preso il via all'alba, intorno alle 4.30, con la chiusura della strada, la rimozione dei pali della luce e la copertura del manto stradale. Alle 7 sono entrati in azione gli escavatori che hanno lavorato ininterrottamente fino alle 16, radendo al suolo il grosso fabbricato che da via Diaz sale lungo via Nullo. Presenti due grosse gru e sette escavatori che hanno staccato dall'alto verso il basso i pezzi dell'edificio, sbriciolandoli  a terra. A demolizione ultimata, intorno alle 18, si è provveduto al ripristino dell'illuminazione stradale e alle operazioni di pulizia. Alle 19 la riapertura invece della viabilità ordinaria.

La zona è stata poi chiusa e circoscritta: all'interno restano solo le macerie che da lunedì, e per una decina di giorni, saranno portate via dagli automezzi. Ridotta la povere alzata con la demolizione: questo grazie all'uso dal Dust-Buster, una betopompa brevettata da Giuseppe Panseri, titolare della Despe che pompa acqua e abbassa la polvere.

L'intervento di demolizione rientra in un più ampio progetto di recupero dell'area che, oltre alla ristrutturazione dell'edificio più prestigioso del complesso Enel - quello progettato ai primi del Novecento dall'architetto Luigi Bergonzo e che si trova all'angolo con via Mazzini - prevede anche la realizzazione di nuovi fabbricati che ospiteranno appartamenti di prestigio e una sala polifunzionale di 200 metri quadrati. Il progetto porta la firma dell'architetto Antonio Citterio e, nel corso dell'ultimo anno, è stato oggetto di numerose critiche da parte dei cittadini della zona e del comitato di quartiere Santa Lucia. I sette piani dei nuovi edifici e i 70.000 metri di cubatura complessivi, erano sembrati davvero troppi ai residenti che, a ottobre dello scorso anno, avevano addirittura presentato un ricorso al Tar di Brescia contro la realizzazione del piano integrato di intervento nell'area della ex Enel. La realizzazione dei nuovi edifici dovrebbe quindi subire delle modifiche rispetto al progetto iniziale ma, consultando i documenti sul sito del Comune, non è ancora dato sapere quali saranno e se riguarderanno l'altezza degli stabili. Oltre alle nuove palazzine, l'intervento prevede la realizzazione di un'area verde di 2.500 metri quadri con annessi percorsi ciclopedonali che collegheranno via Mazzini ai vicini giardini Locatelli. Gli edifici del complesso Enel che si affacciavano sua via Diaz, proprio di fronte ai giardini pubblici, sono già stati demoliti nei mesi scorsi dalla stessa Despe.

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