Venerdì 02 Luglio 2010
Alice è nata in ambulanza:
la mamma era alla 34ª settimana

Mercoledì sera la bimba ha infatti deciso che era arrivato il suo momento, benché la mamma, casalinga di 40 anni, fosse alla trentaquattresima settimana. Così è nata sull'ambulanza della Croce Bianca di Bergamo, tra l'emozione del personale volontario - per una casualità erano tutte 4 donne, più l'autista -, mentre la mamma veniva portata agli Ospedali Riuniti da Azzano San Paolo, il paese dove vive col marito e con l'altro figlio di 8 anni e mezzo.
Ormai tranquilla nella sua camera del reparto di Ostetricia, la neomamma ripercorre serenamente i momenti travagliati della nascita della piccola Alice: «Non pensavo sarebbe venuta al mondo così alla svelta. Alle dieci e mezzo ho avuto le contrazioni, alle 11 abbiamo chiamato il 118 e dopo un'ora avevo già partorito. È stata un'esperienza molto particolare, ma bellissima. Sono felice che la mia piccola Alice stia bene: è una bimba bellissima».
Scherza la mamma: «Più che Alice nel paese delle meraviglie, Alice nel paese dell'ambulanza. Voglio davvero ringraziare il personale dell'ambulanza, che è stato davvero all'altezza della situazione - prosegue la mamma di Alice -. Mi hanno fatto scendere dal quarto piano di casa con il telo e mi hanno trattato benissimo, benché io fossi un po' nervosa, vista la situazione. Grazie davvero di cuore».
Ripercorre con grande emozione quei momenti anche una delle volontarie che erano sull'ambulanza: «Alice è nata otto minuti dopo la mezzanotte. Quando siamo saliti in casa, la mamma aveva le contrazioni, ma non le si erano ancora rotte le acque: la bimba sarebbe dovuta nascere ad agosto. Invece sull'ambulanza è accaduto tutto in pochi attimi: si sono rotte le acque durante il trasporto e, dopo soli due minuti, Alice era già lì, tra le mie mani. Quando le abbiamo liberato le vie aeree ha cominciato a piangere, ha aperto gli occhi e ho sentito la sua manina che stringeva il mio dito: non ci sono parole per dire come mi sono sentita. Non credo di aver mai provato nulla di più bello e forte».
Viste le condizioni più che particolari del trasporto, l'autista dell'ambulanza ha guidato con la sirena accesa, ma attentissimo a non prendere buche e facendo delle curve molto dolci. Dunque un'équipe di volontari più che all'altezza di una situazione non certo all'ordine del giorno e che ha saputo mettere in pratica quanto appreso solo in teoria nei corsi di formazione.
«Terminato il turno di notte - prosegue la volontaria - sono andata a rivedere Alice in patologia neonatale (dove la piccola si trova per essere tenuta alla giusta temperatura corporea, ndr.) e l'ho vista in ottima forma e bellissima. Ma la gioia non finisce qui: la vedrò anche crescere perché i genitori hanno chiesto a due di noi di farle da madrina».
Grande gioia anche per il papà, che mentre Alice stava nascendo era dietro l'ambulanza e la stava seguendo in macchina. Di sicuro non si sarebbe mai aspettato di veder salire una donna sull'ambulanza davanti casa e, solo pochi minuti dopo all'ospedale, veder riaprire il portellone e trovarsene davanti già due.
Fabio Conti
m.sanfilippo
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