Cromo esavalente nel Bergamasco
dalla Regione nuovi interventi di bonifica

Si svolgerà mercoledì 21 luglio un vertice tra Regione Lombardia e l'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale (Aato) di Bergamo per discutere e avviare interventi - tra cui l'allacciamento alla rete idrica di alcune case, che oggi si approvvigionano a pozzi privati - a favore dei Comuni bergamaschi in cui è stata riscontrata la presenza di cromo esavalente. Ad annunciarlo l'assessore all'Ambiente, Reti ed Energia della Regione Lombardia Marcello Raimondi, che ha risposto in Commissione ad una interrogazione sull'argomento.

Queste opere si affiancano agli interventi di monitoraggio - che saranno potenziati con nuove campagne - e di bonifica. A questo proposito, Raimondi ha confermato quanto già reso noto nei giorni scorsi e cioè che «per la bonifica e per l'attivazione degli interventi necessari ad individuare la fonte dell'inquinamento sono stati stanziati 5 milioni, spalmati su tre anni. Ma già entro la fine dell'estate, grazie al primo anticipo di 600.000 euro, partiranno i lavori di depurazione».

I Comuni del bergamasco la cui falda acquifera è minacciata dal cromo esavalente sono Arcene, Ciserano, Verdellino, Castelrozzone e Treviglio. «La Regione - ha proseguito Raimondi - sta mettendo in campo un impegno straordinario per affrontare e risolvere questa problematica».

Sull'argomento interviene il Pd: «Bene l'attivazione del tavolo tra Regione Lombardia e Autorità Ambito Territoriale Ottimale - commenta il consigliere regionale del Pd Maurizio Martina, primo firmatario dell'interrogazione sulla presenza di cromo esavalente nel Bergamasco -. Necessario però che la Regione faccia presto soprattutto nella definizione dei finanziamenti degli ulteriori interventi proposti dai Comuni».

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