L'ultimo saluto a Corrado Comi
Non «prof», ma padre e amico

Centinaia di persone - tanto che la chiesa non è stata in grado di accoglierle tutte - hanno preso parte ai funerali di Corrado Comi, insegnante dell'Itis di Dalmine e assessore allo Sport del Comune di Ponte San Pietro, morto sabato 10 luglio mentre si trovava in vacanza in Trentino. Il rito funebre è stata celebrato nella chiesa Locate e presieduto dal parroco, don Giulio Albani. Con lui un'altra ventina di sacerdoti, tra cui alcuni del Patronato San Vincenzo e dell'Istituto Sacro Cuore.

Tra la folla, moltissimi i suoi studenti, per i quali - com'è stato più volte ricordato nel corso del rito funebre - Comi non era soltanto un professore, ma un amico, un padre, «uno che li aiutava nelle scelte importanti della vita».

Particolarmente commuovente il saluto che la figlia di Comi, Martina, ha voluto fare al papà: «La nostra famiglia resterà sempre unita nel tuo ricordo, tu vigila su di noi».

Commosse anche la parole del preside della scuola dove Comi insegnava, Aldo Consoli, che ha voluto ricordare non solo l'insegnante - sempre attento e preciso - ma l'amico e l'educatore, sempre pronto ad aiutare i suoi studenti.

Lo stesso sindaco di Ponte San Pietro, Giuliana Reduzzi, ha ricordato l'impegno di Comi assessore, sempre pronto ad affrontare i problemi sul tappeto per trovare le soluzioni migliori nei tempi più rapidi possibili, nell'interesse dei cittadini.

Il servizio che Corrado Comi ha sempre rivolto verso gli altri è stato il filo conduttore dell'omelia di don Albani, che ha definito l'assessore scomparso un grande dono di Dio.

Al termine del rito funebre, il feretro di Comi è stato tumulato nel cimitero di Locate.

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