Sette arresti per usura a Brescia
Indagini svolte anche a Bergamo

Sette persone sono state arrestate il 22 luglio nell'ambito dell'operazione «Cappio» condotta dalla Guardia di Finanza di Brescia con l'apporto dei Carabinieri. Le vittime sono in diversi casi imprenditori, ma anche padri di famiglia che dovevano pagare per fronteggiare le richieste dei malviventi. gli agenti sono arrivati agli arresti dopo circa tre anni di indagini. Oltre alle sette persone arrestate ne sono state denunciate una settantina. Oltre a Brescia sono state interessate dall'operazione le province di Bergamo, Mantova, Reggio Emilia, Pordenone, Parma e La Spezia.

Indagato per corruzione, falso, accesso abusivo a un sistema informatico e peculato, è stato arrestato anche un dipendente della Camera di Commercio Brescia. In base delle indagini avrebbe cancellato appositamente, su incarico degli usurai, più di 600 protesti. In questo modo le vittime degli usurai potevano nuovamente chiedere prestiti alle banche e continuare a pagare ai primi interessi che andavano dal 290% al 2900%. Nell'abitazione di uno degli arrestati è stato sequestrato un cappio vero e proprio che potrebbe essere stato utilizzato a scopo intimidatorio.

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