Area Sace, ruspe in azione
E' iniziata la demolizione

Primi colpi di ruspa, ieri alle 8, nell'area Sace di via Baioni, dove è in corso l'abbattimento di una parte del grande complesso. L'intervento prevede la demolizione di circa 60 mila metri cubi della struttura, per cui si ipotizza che i lavori potranno essere ultimati tra poco più di un mese. Quello messo in campo ieri è in pratica l'epilogo dell'intesa raggiunta a Palazzo Frizzoni nello scorso febbraio sul Piano integrato d'intervento della ex Sace, caratterizzata dal faccia a faccia tra i rappresentanti dell'associazione Mosaico e il sindaco Franco Tentorio.

In pratica, i privati dell'immobiliare Conca Fiorita hanno accettato di ridurre di 12 mila metri cubi le volumetrie previste, fissate a quota 91 mila. Non solo, le altezze massime delle due torri, in origine individuate a 10 e 9 piani saranno tagliate di 3, arrivando rispettivamente a quota 7 e 6: un ingombro comunque accettabile, poiché stiamo parlando di meno della metà rispetto a quanto previsto nella primissima versione del progetto, in cui le torri raggiungevano i 15 e i 13 piani.

I termini dell'accordo sono stati poi approvati nella seduta del Consiglio comunale che si è tenuta a fine giugno e ieri, appunto, dalle parole si è passati ai fatti. Nell'area in questione hanno cominciato ad operare ieri mattina quattro mezzi meccanici: tre escavatori più un'autocisterna che ha il compito di tenere bagnati i manufatti e ridurre così al minimo la formazione delle polveri.

«L'incarico – ha confermato Maurizio Milesi, dell'impresa Milesi geometra Sergio di Gorlago – ci è stato affidato dalla Conca Fiorita, la società immobiliare che ha ritirato la Sace ed è quindi diventata padrona del sito. In realtà saremmo dovuti entrare in azione il mese scorso, ma abbiamo avuto qualche problema riguardante le linee elettriche. Solo dopo aver espletato una serie di adempimenti burocratici e aver provveduto a spostare gli impianti in questione, il lavoro è potuto partire. Quindi il ritardo, rispetto a giugno, è stato dovuto solo a motivi tecnici».

«Contiamo di riuscire a completare quanto ci è stato chiesto in circa un mese reale – ha aggiunto Maurizio Milesi, direttore tecnico dell'impresa (figlio del titolare che è Sergio Milesi ndr.) –. Ma a conti fatti tale lasso di tempo risulterà leggermente più lungo per il fermo legato alle ferie che naturalmente faremo anche noi nel mese di agosto».

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