Mobilità: il dato di luglio
il più alto dal gennaio 2009

«Quello di luglio è il dato più alto dal gennaio del 2009», dice Orazio Amboni dell'Ufficio Studi e Ricerche Cgil di Bergamo. I dati sono quelli della Sottocommissione regionale per le Politiche del Lavoro, che ha approvato il 22 luglio scorso le nuove inclusioni nelle liste di mobilità di lavoratori licenziati in seguito a procedure di esubero.

«A livello regionale il dato di luglio resta alto, con 4.248 lavoratori licenziati che entrano nelle liste, nello stesso ordine di grandezza dei mesi precedenti o, meglio, con una flessione rispetto alle punte di febbraio, marzo e aprile - continua Amboni -. Il dato di Bergamo, invece, rappresenta una controtendenza negativa, in particolare per le liste stilate ai sensi della legge 223/91 (che riguarda le aziende che hanno più di 15 dipendenti) dove si registra un aumento del 172% rispetto al mese scorso e un aumento del 104% rispetto al dato, già elevato, del luglio 2009».

I nuovi inclusi, da luglio, sono quindi 528 per le liste ai sensi della legge 223/91 e 319 per le liste stilate ai sensi della legge 236/93 (aziende che abbiano meno di 15 dipendenti, senza indennità di mobilità). In totale si tratta di 847 persone (erano 558 i nuovi inclusi del mese scorso e 659 i nuovi inclusi d luglio 2009).

A far crescere il numero dei licenziati nelle aziende che hanno più di 15 dipendenti è stato l'approdo alle liste di mobilità di lavoratori in arrivo da crisi aziendali di grosse dimensioni: dalla Twist international (66 inclusi), ad Autobergamo (57), da Natura Com (48), a Branded Apparel Italia (39), da Orobica Ruote (32), a System Plast (19), Novem (17), Dalmine (16), Jabil Circuit (16), ABB (15) e Same (5).

«Questi dati confermano che anche a fronte e nonostante un'inversione di tendenza di alcuni dati riguardanti produzione e ordinativi, dal punto di vista occupazionale la situazione resta per alcuni settori drammatica anche a Bergamo - commenta Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil -. «Purtroppo abbiamo segnali che la situazione continuerà in questa direzione probabilmente anche per tutto 2010: sempre più necessaria è, dunque, una politica che dia risposte efficaci per la salvaguardia dell'occupazione che ancora c'è e per la creazione di nuovi posti, di nuovi sbocchi lavorativi».

L'inclusione nelle liste consente di godere di due vantaggi, uno per il lavoratore licenziato e l'altro per l'azienda che è interessata ad assumerlo: il primo (se in arrivo da un'azienda che aveva più di 15 dipendenti) può ottenere l'indennità di mobilità, economicamente più alta e più durevole nel tempo della normale indennità di disoccupazione. Per l'azienda interessata all'assunzione, esistono sconti contributivi e fiscali pensati per incoraggiare l'occupazione. In allegato, l'elaborazione Cgil di Bergamo dei dati regionali sulle nuove inclusioni su base mensile nelle due liste di mobilità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA