Riemergono le seconde case
La crisi le sta scongelando

La crisi, qualche volta, può fare anche bene. Perché le ristrettezze economiche possono anche avere l'effetto di «scongelare» (almeno un pochino) un patrimonio immobiliare che nella nostra provincia è addirittura enorme: quello delle seconde case. Sono sempre di più i nuovi villeggianti, figli o nipoti degli storici, a fare tappa nelle valli riducendo magari i viaggi verso mete esotiche perché il budget è quello che è. Inoltre, per arrotondare, iniziano a vedersi più alloggi messi in affitto sfidando l'atavica diffidenza del proprietario che nella sua casa o-io-o-nessuno. Con un dettaglio: dall'altra parte la crisi è crisi e i potenziali inquilini sono sempre più attenti al prezzo. Chiedere per credere nei vari uffici turistici delle nostre valli.

Sul suolo orobico, stando alle rilevazioni della Provincia, gli appartamenti turistici sono circa 90 mila. Nelle sole Valli Seriana e Brembana arriviamo a 60 mila, una quota pari a quella dell'intero Trentino. Con un problema che si trascina da tempo: il 90% di questi alloggi risulta utilizzato per una minima parte dell'anno.

Nelle Valli si lavora a un piano specifico, con lintenzione di individuare le seconde case sfitte che i proprietari vogliono affittare e metterle in rete, ma anche contattare quelli che ancora non pensano a questa opportunità, con un'agenzia che vada oltre il "servizio bacheca" che oggi fanno le Pro loco.

Per saperne di più leggi su L'Eco di Bergamo dell'11 agosto.

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