Maxi evasione fiscale a Crema
Coinvolte imprese edili orobiche

Maxi-evasione fiscale e contributiva, ammontante a più di 206 milioni di euro, a Crema. A scoprirla la Gdf. La frode ha consentito a 10 società edili situate nella provincia di Milano, Bergamo, Cremona ed Ascoli Piceno, non solo di omettere completamente il versamento delle imposte e dei contributi dovuti, ma anche di aggiudicarsi appalti a prezzi di gran lunga inferiori rispetto a quelli proposti da altre imprese operanti nello stesso settore.

L'operazione, denominata «codice zero» in virtù della presentazione da parte dei responsabili di modelli di versamento F24 a saldo zero, ha accertato che tutte le società oggetto d'indagine avevano dichiarato una sede fittizia nonostante dichiarassero, al contempo, un ingente impiego di manodopera dipendente.

Una volta individuati i gestori di fatto di tutte le società, sono state avviate 16 verifiche fiscali che hanno consentito, anche attraverso l'esecuzione di approfondite indagini finanziarie, di constatare violazioni ai fini delle imposte dirette per 149 milioni, ai fini iva per 36 milioni, Irap per 6 milioni e contributi Inps e premi Inail per 15 milioni.

L'attività ispettiva ha permesso, inoltre, di scoprire ben 28 lavoratori completamente in nero e 31 irregolari. L'operazione si è conclusa con il deferimento all'autorità giudiziaria di 12 persone, tra cui un professionista e 5 persone di nazionalità estera, per reati tributari nonchè per truffa ai danni dello stato e somministrazione fraudolenta di manodopera.

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